CONQUISTA NORD E SUD - Sarebbe la prima mossa a sorpresa del nuovo corso della Chrysler guidato da Sergio Marchionne. Produrre la 500 anche in Messico darebbe notevoli vantaggi in termini di costi. Infatti il Messico, insieme a Usa e Canada, fa parte del Nafta, una sorta di mercato comune del Nord America.
La manodopera messicana è più economica di quella statunitense e dal Messico non ci sono tasse o dazi che andrebbero ad appesantire troppo il prezzo della Fiat 500 se fosse importata dall'Europa. Non solo, ma consentirebbe di esportare la 500 più facilmente anche in Sud America, grazie all'accordo di libero scambio fra Messico e Brasile, paese in cui Fiat è forte.
FORSE A TOLUCA - La notizia viene dal Wall Street Journal e non è ancora stata confermata, né da Fiat, né da Chrysler. Secondo il quotidiano americano, sarebbe stato scelto lo stabilimento di Toluca. L'analisi non è ancora stata completata in casa Chrysler, quindi la scelta di Toluca non è sicura: nell'impianto vengono attualmente prodotte il Dodge Journey e la Pt Cruiser.
IL SINDACATO SARA' D'ACCORDO? - Secondo indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, la Casa di Detroit potrebbe anche optare si produrre la 500 negli Usa o nello stabilimento di Warren in Michigan o in quello di Belvidere in Illinois. Soluzioni che potrebbero consentire una maggiore tutela dell'occupazione statunitense, elemento sensibile visto che il Uaw, il sindacato Usa dei lavoratori dell'auto, è socio nella stessa Chrysler.