LAVORI IN CORSO - Negli Usa la 500 non ha raccolto il successo che la Fiat si aspettava. Lanciata praticamente un anno fa, della piccola citycar torinese ne sono state vendute 25.000 unità tra berlina e carbriolet. Ovvero, la metà di quanto inizialmente previsto da Sergio Marchionne e la sua squadra. Un risultato sotto le aspettative determinato anche da una rete di vendita non completa: ancora l'estate scorsa, erano operative solo 70 concessionarie su 140.
UN BABY DURO - Il progetto di rilanciare il marchio
Fiat in un mercato difficile come quello nord americano non si è però fermato e la dimostrazione arriva dai diversi spot che il gruppo torinese ha fatto realizzare per promuovere l'immagine della
500. L'ultimo, in ordine di tempo andrà in onda negli orari serali sulle principali emittenti televisive ed è denominato “baby”. Il filmato mostra due ragazzi che portano in giro un bambino a bordo di una
500, lungo una strada priva di traffico. Il bambino sembra divertirsi fino a quando la scattante
500 non viene rallentata da una vecchia auto americana condotta da un anziano signore. Giunti a un semaforo la piccola 500 si affianca e lo sguardo del signore incrocia quello del bambino che con tono minaccioso (ma buffo) gli chiede: “che cosa guardi?”.
“ANIMA RIBELLE” - Con il debutto del marchio
Abarth al passato Salone di Los Angeles, il gruppo torinese è intento non solo a promuovere l'anima più glamour della
500, ma anche quella più sportiva e “audace”. Così, dopo il sensuale spot tramesso durante il Super Bowl (lo vedi
qui), da inizio mese, in contemporanea con l'inizio delle vendite, viene trasmesso il nuovo spot “
House Arrest”. In questo caso il protagonista è l'attore
Charlie Sheen che veste i panni di cattivo ragazzo e, costretto agli arresti domiciliari, si diverte a sfrecciare da una stanza all'altra di una lussuosa villa a bordo della pepata
500 Abarth.