PRESTO NELLE CONCESSIONARIE - Il debutto della Fiat 500L è ormai questione di giorni: sabato 22 e domenica 23 settembre le concessionarie della Fiat resteranno aperte per far vedere da vicino la nuova monovolume torinese. Per il lancio commerciale, la Fiat 500L 1.4 da 95 CV Pop sarà offerta al prezzo di 14.900 euro, al posto di 15.500 euro, se si consegna un'auto usata, anche se non da rottamare. Inoltre, ricordiamo che fino al 22 settembre si potrà ordinare la versione speciale Opening Edition. Disponibile con il motore a benzina 1.4 da 95 CV e il turbodiesel 1.3 Multijet da 85 CV, aggiunge alle dotazioni dell'allestimento Pop Star alcuni accessori, per un valore di 2.500 giri. Sono la vernice bianca con il tetto nero, i cerchi in lega di 17 pollici scuri, gli alzacristalli elettrici posteriori, la radio cd mp3 con bluetooth e prese Aux-in e Usb, i sensori di parcheggio posteriori. La versione a benzina viene proposta a 17.150 euro, quella diesel a 19.350 euro.
PAROLA DI AMMINISTRATORE DELEGATO - La Fiat 500L sarà esposta al salone di Detroit del prossimo gennaio per essere messa in vendita anche negli Usa verso metà 2013. A fornire questo preciso ruolino di marcia è stato l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, durante la recente visita in Serbia, per parlare con le locali autorità di governo delle prospettive dell’impianto produttivo di Kragujevac, dove la Fiat 500L viene prodotta. La produzione prevista è di 200 mila esemplari all’anno.
QUESTIONE SERBA - Le dichiarazioni di Marchionne smorzano i dubbi sorti nelle scorse settimane in seguito ai ritardi del governo serbo nel mantenere gli impegni presi con la costituzione della joint venture a cui fa capo l’impianto di Kragujevac, al 33% dello Stato serbo e per il restante 67% della Fiat.
DILAZIONE PAGAMENTI - Tale suddivisione della società comporta per il governo di Belgrado l’esborso di 90 milioni di euro entro quest’anno, cosa che appunto non è avvenuta. Nei giorni scorsi però i rappresentanti della Fiat e del governo serbo hanno raggiunto un accordo di dilazione del pagamento, in base a cui entro settembre verrà regolata una prima tranche di 50 milioni. Perché ciò avvenga il governo serbo deve approvare una modifica del bilancio dello Stato. Dopo di che l’anno prossimo ci sarà il pagamento dei restanti 40 milioni.