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Fiat: si cercano concessionari per la 500 americana

31 agosto 2010

Da un incontro a Detroit con oltre 500 rivenditori Chrysler dovrebbe uscire il piano di rilancio del marchio Fiat negli Usa. Si riparte a fine anno dalla 500 e si spera di utilizzare la rete di vendita anche per le future Alfa Romeo: Suv e berline.

GLI SCETTICISMI INIZIALI - Lo sbarco della Fiat 500 in America era stato ampiamente annunciato, ma solo con il trapelare delle prime informazioni sulle modalità, i concessionari della rete Chrysler avevano dato voce alle loro perplessità. Principalmente, fino alla settimana scorsa si imputava alla Fiat uno scarso sostegno economico per ristrutturare le sedi (per la 500 è richiesto uno spazio separato dal resto della gamma) e c’era anche il timore per l’introduzione di un altro marchio. Specie in un periodo nel quale i concorrenti chiudono i loro meno redditizi (come Ford con Mercury e GM con Hummer, Saturn e Pontiac) o li vendono (come successo a Saab e Volvo).

ACCORDO FATTO - Invece, dopo l’incontro di ieri a Detroit fra la dirigenza italiana e oltre 500 concessionari, tutte le divergenze sembrerebbero appianate. Anche perché i venditori hanno potuto toccare con mano l’auto, che per gli Usa sarà prodotta in Messico e venduta con un 1.4 a benzina da 100 CV (dotato di tecnologia Multiair e prodotto nel Michigan vedi qui). Le richieste della casa sono di realizzare spazi di vendita separati per la 500 e assicurare la possibilità di creare un’intera concessionaria distaccata, nel caso le vendite decollassero. Infatti, nei piani non c’è solo la 500 ma un’intera sua famiglia e, più in là, anche l’Alfa Romeo. Le concessionarie selezionate saranno circa 165, per lo più collocate in aree urbane.

A SEGUIRE, IL BISCIONE - La 500 arriverà nei saloni solo a fine anno (vedi qui), con un prezzo che possiamo ipotizzare attorno ai 15.000 dollari (circa 12.000 euro): allineato a quello delle sue (poche) concorrenti, come la Ford Fiesta o la Honda Fit (la nostra Jazz). Nel 2011, poi, secondo le indiscrezioni raccolte dall’Associated Press da uno dei venditori intervenuti, dovrebbero seguire le versioni cabrio, Abarth (potrebbe mantenere il marchio Fiat per non frammentare troppo l’offerta) e, successivamente, anche l’elettrica (vedi qui). Nel 2012, infine, secondo i piani di Marchionne, questi stessi concessionari potrebbero ospitare anche le Alfa Romeo (assenti dagli Usa dai tempi della 164), sia berline sia Suv.

UNA SCOMMESSA - Quello che è certo, è che la “battaglia” sarà dura. Quest’anno in America è stata introdotta la Ford Fiesta, che sta raccogliendo pareri molto favorevoli sulla stampa specializzata ed è stata massicciamente promossa dalla casa. Continua, inoltre, l’emorragia di vendite della Smart che, quest’anno, secondo alcune previsioni potrebbe vendere in America il 60% in meno rispetto all’anno del suo lancio (2008): troppi concorrenti e un amore già finito fra gli americani e le “piccole”? In ogni caso, la Fiat di oggi sembra lontana da quella che, nel 1983, dovette abbandonare con la coda fra le gambe il mercato a stelle e strisce, dove era stata ribattezzata “Fix It Again Tony” (riparala ancora Tony) a causa della sua scarsa affidabilità.

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Ritratto di davitonin
31 agosto 2010 - 12:59
1
desidero tutte le migliori aspettative al gruppo Fiat e che riesca finalmente uscirne fuori dal tunel dell'incubo nel quale si è infilata da diversi anni e uscirne fuori a testa alta e se dovesse controllare altri marchi di notevole importanza meglio ancora, discorso Alfa Romeo a parte
Ritratto di money82
31 agosto 2010 - 13:52
1
cominciamo bene, qui il modello base della 1.4 da 100 cv costa 13.150 euro, come mai dall' altra parte del mondo viene 1.150 euro in meno? Dalla fabbrica uscirà automatica o manuale? Siamo solo agli inizi...ahahah
Ritratto di davitonin
31 agosto 2010 - 14:30
1
Ciao money82 ho notato che negli USA le auto hanno generalmente prezzi diversi da quelli europei, ecco alcuni esempi che ho recuperato facendo dei confronti: Ford Fiesta base USA U$ 13.500,00 (€ 10.600,00) IT € 11.500,00; Chevrolet Aveo base USA U$ 12.115,00 (€ 9.546,00) IT € 9.900,00; Toyota Yaris USA U$ 12.605,00 (€ 9.933,00) IT € 10.500,00; poi giustamente se ci sono delle promozioni lancio o meno va tutto a favore dei primi acquirenti che non sono altro che cavie di queste iniziative, comunque staremo a osservare le prossime mosse
Ritratto di alberto89
31 agosto 2010 - 14:51
perche negli usa ci sono meno tasse...tutto qui...molto semplice...niente di chè...
Ritratto di money82
31 agosto 2010 - 20:50
1
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha si certo, i prezzi sono bassi perchè ci sono meno tasse, guardati alle spalle, c'è un asino che vola....
Ritratto di alberto89
31 agosto 2010 - 20:58
mai sentito parlare di IVA?
Ritratto di blitz
31 agosto 2010 - 23:02
per quello che mi risulta l'I.V.A. "imposta valore aggiunto" è del 10% negli Stati Uniti
Ritratto di blitz
1 settembre 2010 - 23:40
scusa Alberto ma tu hai visto un asino volare?
Ritratto di alberto89
1 settembre 2010 - 10:43
da noi l'iva è al 20%....
Ritratto di blitz
1 settembre 2010 - 23:39
non su tutto, esempio: sulle case è il 4% su certi prodotti alimentari tipo derivati da lievito e lieviti è il 10% sulle auto è il 20%
Ritratto di Al86
31 agosto 2010 - 20:56
Negli USA sono più bassi perchè se le auto costano più di quanto valgono la massa non le compra, e forse in questo sono più intelligenti di noi
Ritratto di wiliams
31 agosto 2010 - 22:30
Che siano più intelligenti di noi non lo sò.Ma sei proprio sicuro che negli USA le auto costano di meno perchè se nò non le compra nessuno?Le case costruttrici ci devono guadagnare si o no?O fanno beneficienza?E se gli americani non comprano auto con cosa vanno,a piedi?O in bicicletta?Alla fine nessuno oggi può fare a meno dell auto,e questo le case costruttrici lo sanno molto bene,quindi o così o a piedi........
Ritratto di Al86
31 agosto 2010 - 23:12
A parte che esiste anche il mercato dell'usato se non si può o non si vuole spendere soldi per un'auto nuova, e comunque non intendevo che dire che gli americani non comprano più auto, ma che si rivolgono a chi gliela fa pagare meno o con un miglior rapporto qualità/prezzo, senza porsi inutili e deleteri patriottismi (ovviamente anche loro hanno i "fanatici" del made in USA), non a caso hanno avuto un boom di vendita di auto giapponesi, perchè erano più efficienti e meno costose (sia da acquistare che da mantenere) di quelle a stelle e strisce (da qui la crisi dei marchi americani), questo spinge i costruttori americani a mantenere prezzi "giusti" (basta pensare che la con circa 25000$ ci si porta a casa una Camaro o una Challenger o una Mustang), invece qua da noi gira e gira la maggior parte della gente compra auto o del gruppo Fiat o del gruppo Volkswagen per questioni di moda o "preconcetti" sulla superiorità di un marchio, e questo spinge i pochi marchi a non abbassare i prezzi ma al contrario ad alzarli, a questo bisogna aggiungere il fatto innegabile che qui in europa con la storia dell'euro i costruttori ci hanno marciato un bel po' e alla fine le auto a noi ci costano quasi il doppio rispetto a prima, e poi bisogna aggiungere anche le tasse che da noi sono superiori a quelle americane. Questo è quello che intendevo.
Ritratto di money82
1 settembre 2010 - 14:00
1
con 25.000 dollari (18 mila euro) ti porti a casa una qualsiasi berlina con motore 3.5 e con 200 cv sotto il c#lo...cosa per noi impensabile...e secondo voi sono tasse in meno? ahahah Come si spiega allora il 50% in più sul prezzo della nuova Grand Cherokee? Prezzo usa 32.000 dollari (25.000 euro) prezzo italia 50.000 euro...mi dispiace ma siamo ben lontani dal 10% in +...ma aspetto con ansia di conoscere la dotazione di serie di questa 500...

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