C'ERANO ANCHE I CAPI DI STATO - Sembra proprio che il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, non abbia intenzione di fermare l'espansione del Gruppo Fiat all'estero. Dopo gli accordi con Chrysler e i tentativi andati male con Opel, il numero uno italo canadese ha siglato un'alleanza con il Gruppo cinese Gac, Guangzhou automotive company, per produrre motori e auto Fiat in Cina.
Secondo l'accordo, firmato oggi a Roma nell'ambito dell'incontro bilaterale tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao, la produzione in Cina dell'azienda torinese inizierà nel 2011.
Sopra la Fiat Linea, berlina da famiglia per i mercati emergenti.
SI INIZIA CON LA FIAT LINEA - Per quella data, dunque, la realizzazione del nuovo stabilimento di Changsha, capitale della provincia dello Hunan, dovrà essere conclusa. Il primo modello che verrà prodotto nella Repubblica Popolare Cinese sarà la Fiat Linea, la versione a tre volumi della Fiat Grande Punto che, come spesso capita per questo tipo di vetture, viene commercializzata solo nei paesi in via di sviluppo.
UNA CAPACITÀ INIZIALE DI 140.000 VETTURE L'ANNO - Nei primi mesi dall'avvio della produzione la capacità produttiva della fabbrica cinese si aggirerà intorno alle 140.000 vetture e a 220.000 motori. In un secondo momento sarà possibile incrementare la produzione fino a 250.000 auto e 300.000 propulsori. Secondo l'accordo, inoltre, se “l'affare” si rivelerà economicamente vantaggioso, inizierà la produzione anche delle vetture che già conosciamo sul mercato italiano come Bravo e Grande Punto.