FARE CASSA - La notizia non è nuova: il gruppo Fiat potrebbe quotare in Borsa una parte della Ferrari per ottenere la liquidità necessaria che permetta di acquisire il 51% della Chrysler. Un’operazione di cui si parlato nei mesi scorsi (qui la news) e che in questi giorni ha trovato parziali conferme nelle dichiarazioni rilasciate da Stuart Pearson, un analista della Morgan Stanley che venerdì scorso, insieme ad altri colleghi ha incontrato Sergio Marchionne (nella foto), amministratore del gruppo torinese. Ma non è tutto: secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg, che cita lo stesso Pearson, per raggiungere il suo obiettivo, la Fiat potrebbe cedere la Magneti Marelli.
ALFA ROMEO IN VENDITA? - Ipotesi alla quale se ne affianca pure una terza: in gioco potrebbe esserci anche l’Alfa Romeo, se la Volkswagen facesse un’offerta di quelle che non si possono rifiutare. A differenza di precedenti dichiarazioni nelle quali si escludeva categoricamente la cessione del Biscione, a colloquio con gli analisti Marchionne si sarebbe mostrato più possibilista.
IL TITOLO CRESCE - Di fronte a queste indiscrezioni il gruppo Fiat ha precisato che gli incontri di questi giorni con gli analisti hanno il solo scopo di illustrare le potenzialità del gruppo dopo lo “spin-off” del settore industriale da quello auto. A prescindere che le “voci” circolate siano fondate o meno, un primo effetto lo hanno però sortito: stanno spingendo le quotazioni del titolo Fiat in Borsa. Morgan Stanley e Ubs, due delle principali società di analisi del mercato, hanno infatti invitato i loro clienti a comprare azioni del gruppo torinese.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.10
Per completezza d'informazione, riportiamo di seguito la nota diffusa dal gruppo Fiat in merito alla vicenda.
“Su richiesta di Consob, in relazione alle notizie pubblicate sulla stampa di questi ultimi giorni circa Magneti Marelli, Ferrari ed Alfa Romeo, Fiat comunica che l’incontro di venerdì scorso, programmato da tempo, é stato uno delle usuali riunioni fra il management della società e rappresentanti della comunità finanziaria.
Nell'occasione sono stati illustrati gli obiettivi strategici di Fiat Industrial e di Fiat dopo la programmata scissione. La presentazione, basata su dati già comunicati al mercato, è stata oggetto di disclosure pubblica ai sensi della normativa vigente.
Come è normale, da tale presentazione gli analisti hanno tratto differenti conclusioni che hanno dato origine ai rispettivi report. In particolare, le considerazioni fatte dall’analista di Morgan Stanley riflettono le sue personali deduzioni circa le possibili future strategie dei due gruppi dopo la scissione, soprattutto per quanto riguarda future ed ipotetiche operazioni straordinarie.
Come riflesso anche nelle valutazioni di altri operatori di mercato, si tratta di alcune fra le opzioni strategiche che l’operazione di scissione metterà a disposizione del gruppo Fiat postscissione e che i competenti organi societari potranno valutare nella loro piena discrezionalità”.