NON SOLO LE SUPERCAR - È una batosta in Francia con i nuovi importi del Malus, la tassa che finora si era indicata come quella che colpiva le supercar o comunque quelle un po’ ingorde di carburante, e quindi con forti emissioni di CO2. I nuovi balzelli colpiscono ormai vetture di grande diffusione, non certo colpevoli di sprechi e di inquinamenti eccezionali.
DUBBI E PASTICCI - Con la sua proposta per la legge di bilancio per il 2014 il governo di Parigi ha inasprito gli importi dei Malus a cui sono soggetti gli acquirenti di vetture nuove (l'usato ne è esente) con emissioni di CO2 superiori a determinati valori. La cosa era prevista ma c’era qualche incertezza dato che nei giorni scorsi c’era stato un notevole pasticcio di comunicazione in materia di nuove normative fiscali relative all’auto. Si era diffusa la notizia che ci sarebbe stato un incentivo statale per l’acquisto di vetture usate a fronte ella rottamazione di altre molto vecchie, e c’è stato bisogno di un intervento ufficiale del ministero delle Finanze per smentire la cosa. Ciò aveva creato dubbi anche sulle previsioni a proposito dei nuovi standard per il Malus da pagare per i modelli con maggiori emissioni di CO2.
UNA VERA STANGATA - Ieri, dal Consiglio dei ministri è venuta la conferma: il 2014 vedrà una variazione delle fasce di emissione e un incremento degli importi. In pratica è stata abbassata a 130 g/km la soglia oltre la quale si comincia a pagare, mentre gli importi aumentano e non di poco Di seguito il nuovo quadro dei Malus con l’indicazione degli importi validi per il 2013. In pratica ora sono colpiti dal balzello non solo le auto “importanti” ma anche molti di grande diffusione.
Meno di 130 g/km: 0 euro
da 131 a 135 g/km: 150 euro (0 euro)
da 136 a 140 g/km: 250 euro (100 euro)
da 141 a 145 g/km: 500 euro (300 euro)
da 146 a 150 g/km: 900 euro (400 euro)
da 151 a 155 g/km: 1.600 euro (1.000 euro)
da 156 a 175 g/km: 2.200 euro (1.500 euro)
da176 a 180 g/km: 3.000 euro (2.000 euro)
da 181 a 185 g/km: 3.600 euro (2.600 euro)
da 186 a 190 g/km: 4.000 euro (3.000 euro)
da 191 a 200 g/km: 6.500 euro (5.000 euro)
Oltre 201 g/km: 8000 euro (6.000* euro)
(Tra parentesi l’importo del malus per il 2013)
Alcuni esempi: la recente Fiat 500L 1.4 con i suoi 145 g/km di CO2 emessa paga 500 euro di una tantum all'atto dell'acquisto, così come la Nissan Juke 1.6 CVT o la 1.6 CRDi 128 CV . Ben 900 euro dovrà sborsare chi acquista una BMW 125i oppure una Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo o una Ford B-Max 1.6 TiVCT 105 CV (tutte a 149 g/km). Inoltre in Francia esiste anche un balzello "ecologico" che va pagato ogni anno e che colpisce determinate categorie, per esempio le auto che emettono oltre 190 g/km di CO2 o hanno un potenza fiscale superiore a 16 cavalli fiscali. L'importo è di 160 euro.
STRETTA ANCHE SUL BONUS - Per la cronaca, il disegno di legge dela Finanziaria 2014 parla anche del bonus, cioè dell’incentivo che lo Stato concede a chi acquista vetture con basse emissioni di CO2. Il testo in discussione all’Assemblea Generale prevede una revisione anche di questo versante della normativa bonus-malus, annunciando una “diminuzione degli importi dei bonus” senza precisare né le fasce di veicoli interessati né appunto i valori dei bonus.