Secondo i costruttori, i piani della UE rischiano di essere ridimensionati se non accompagnati da precisi obblighi per i 27 stati membri in termini di crescita dell’infrastruttura di ricarica per le auto.
L’associazione ambientalista stila una sua personale classifica dei costruttori che tiene conto, sia dei programmi di eliminazione dei motori a scoppio, sia della decarbonizzazione delle forniture.
Sempre di più si parla di emissioni nel ciclo vita del veicolo per determinare quanta CO2 genera un auto dalla produzione, all’uso, fino allo smaltimento.
La Commissione Europea proporrà una ulteriore riduzione delle emissioni di CO2, che potrebbe arrivare fino al 50% rispetto alle attuali, da raggiungere entro il 2030.