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Emissioni CO2 delle auto: i ministri europei vogliono un taglio del 35%

10 ottobre 2018

Il Consiglio Ambiente ha approvato un documento per ridurre il rilascio di anidride carbonica del 15% entro il 2025 e del 35% entro il 2030.

Emissioni CO2 delle auto: i ministri europei vogliono un taglio del 35%

COMPROMESSO TRA COMMISSIONE E PARLAMENTO - I ministri dell’ambiente europei hanno votato una risoluzione per ridurre le emissioni di CO2 delle auto del 35% entro il 2030. Un valore di intermedio tra quanto proposto dalla Commissione europea (-30%) e quanto auspicato dal Parlamento europe (qui la news), ossia un taglio del 40%. A stabilire la percentuale che entrerà effettivamente in vigore sarà il negoziato tra i rappresentanti degli Stati, l’europarlamento e la commissione. 

ITALIA “AMBIZIOSA”, GERMANIA RESTIA - La risoluzione di abbassare del 35% il rilascio di anidride carbonica per il 2030 è arrivata dall’Austria e ha richiesto lunghe discussioni per definire un documento con degli obiettivi condivisi. A favore di misure più forti, ossia in linea con un taglio del 40%, sono stati diversi paesi, in particolare Francia, Olanda, Irlanda, Lussemburgo e Italia, rappresentata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa più volte fermo nel dichiarare di preferire le posizioni più ambiziose. Sul fronte opposto la più restia a firmare l’accordo finale è stata la Germania, più orientata a mantenere la riduzione del 30% pensata dalla Commissione. 

LIMITI ANCORA DA DEFINIRE - Nel documento approvato dal Consiglio Ambiente si prevede pure un traguardo intermedio con un calo delle emissioni di CO2 del 15% entro il 2025. Anche in questo caso, la percentuale è inferiore del 5% a quella presunta dal Parlamento e dovrà essere discussa nella prossima trattativa. Il limite di riferimento per i tagli rimane quello di 95 grammi/km in vigore dal 2021 che, nelle proposte dei ministri, porterebbe a valori di riferimento di 81 g/km nel 2025 e di 62 g/km per il 2030 contro i 76 e 57 dell’ipotesi parlamentare. In realtà, i limiti saranno diversi in quanto lo stesso valore del 2021 (95 g/km) potrebbe essere rivisto al rialzo in base ai nuovi test sulle emissioni basati sul ciclo di omologazione WLTP. Non sono da escludere ulteriori modifiche future se verranno approvati, come vorrebbe il Parlamento, nuovi test con rilevamenti in condizioni di guida reale. 

LA NOTA NEGATIVA DELL’ACEA - Come in occasione della decisione di Strasburgo dello scorso 3 ottobre, anche dopo il provvedimento del Consiglio Ambiente l’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori di auto, ha inviato una nota negativa alla soluzione decisa dai ministri firmata dal segretario Erik Joannaer. “Anche se i livelli di riduzione di CO2 concordati dagli Stati membri sono meno aggressivi rispetto a quelli votati dal Parlamento europeo, rischiano comunque di avere un impatto negativo sulla competitività industriale, sui lavoratori del settore auto e sui consumatori”. Il comunicato si conclude con un appello alla tre istituzioni europee “affinché lavorino per un accordo finale che definisca il giusto equilibrio di protezione dell'ambiente e di salvaguardia della base manifatturiera europea e, nello stesso tempo, assicuri una mobilità conveniente e gestibile per tutti i cittadini”.



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Ritratto di Jumputer
11 ottobre 2018 - 01:36
Ma perchè una volta non diciamo alla Germania che si adegui.. Se alzeranno i 95 gr co2 del 2021 è perchè hanno introdotto il WLTP forzatamente in fretta . Meglio per i nostri polmoni ma l'anticipo di questo nuovo sistema è principalmente dovuto al Dieselgate e sappiamo benissimo chi lo ha "generato". Chiaro che mettono in crisi soprattutto i loro costruttori... anche gli altri ma sicuramente in misura minore soprattutto per gamme in generale più piccole e leggere e o anche in alcuni casi molto più avanti in elettrificazione e ibridazione. Un giapponese ad esempio pochi o nessun problema a rientrare nei limiti co2... Lo sono già pre 2021.... anzi sono già quasi al 2025... vediamo con i dati WLTP cosa succede e dove si posizionano tutti....
Ritratto di str
11 ottobre 2018 - 09:59
Invece di ridurre le cilindrate, l'Europa pensa a trasferire il Co2 dalle auto alle centrali (carbone, nafta). Invece di ridurre le emissioni di navi e aerei si penalizza l'auto a metano. Quando la politica ha il sopravento sulla conoscenza, non si sa dove si andrà a finire.
Ritratto di Angi0203
11 ottobre 2018 - 11:23
diciamo che è un po' faked perche le auto solo elettiche vanno nel conto dei costruttori come zero-emissioni-CO2 e "sovvenzionano" cosi le vetture più pesanti. Questo anche se tutti nel frattempo sanno che un accumulatore medio (36 o 37 kWh) carica almeno 6 t di CO2 nel conto prima che la vettura abbia fatto un solo metro di strada. Per produrre la stessa quantià di CO2 con un motore endotermico, una vettura deve fare ca. 50000 km (fonte SWR3 10.10.2018). Se poi la corrente viene da centrali elettriche termiche, il pareggio va sui 100000 km (una Tesla S con 60 o 85 kWh non và mai in pareggio). Senza contare il fatto che "fare il pieno" dell'accumulatore non è uno scherzo. In Norvegia, dove le elttriche e/o elettrificate sono state sovvenzionate in modo massiccio, la rete elettrica è già adesso in sovraccarico. Il risultato è che le batterie non vengono completamente ricaricate e la gente và a benzina trascinadosi dietro tutto il peso inutile della parte elettrica (leggi Toyota) e producendo CO2 alla grande. Gli isolani e costieri ce ne saranno grati.
Ritratto di NeroneLanzi
11 ottobre 2018 - 11:31
Niente, non ce la fanno a capire. Siamo in mano ad incompetenti con la vogli di soddisfare i fanatici a discapito della collettività.
Ritratto di Challenger RT
12 ottobre 2018 - 00:05
Il problema non è la CO2, ma NOx e PM. La prima potrà avere in futuro conseguenze sul clima, le seconde uccidono ogni anno più di 75.000 persone in Europa. (Fonte: Geo & Geo, Rai3, 11 ottobre 2018)
Ritratto di Angi0203
12 ottobre 2018 - 14:28
non ho ancora incontrato nessuno che abbia potuto mantenere questi (ed altri) numeri ad una inchiesta sul metodo impeigato. In tutti i casi (e questo è uno di quelli) si tratta incorrette estrapolazioni che non reggono una indagine anche superficiale o, per dirla con Prof.Dr.Diem: "Wie man eine derartige Aussage evidenzbasiert nachweisen will, ist mir ein Rätsel." " come si possa provare questi risultati basandoli su evidenze resta un mistero"
Ritratto di Angi0203
12 ottobre 2018 - 14:52
resta vero che gli NOx possono causare irritazioni alle vie respiratorie su persone predisposte (eg Asma) e risulatano cancerogeni in dosi massicce (classificazione WHO: Group 2B Possibly carcinogenic to humans). Per quel che riguarda il particolato di cui sono resposabili (anche se in piccola parte) i motori endotermici ed il consumo dei pneumatici, bisogna dire che a fronte del limite di 40 mcg per m³ una persona che per 75-80 anni 24 h al giorno viene sottopsta a questa dose accumula da 10 a 12 g di polvere fine nei polmoni. Una persona che fuma un pacchetto di sigarette al giorno, accumula la stessa quantità in 2 settimane (fonte Max Grundig Klinik). Quindi in città sarebbe meglio proibire di fumare che fermare le vetture.
Ritratto di Lo Stregone
15 ottobre 2018 - 18:15
L'importante è tagliare.
Ritratto di Lo Stregone
15 ottobre 2018 - 18:16
Tagliare gli sprechi.