FACCIAMO DUE CONTI - L’istituto di ricerca Jato Dynamics fa i conti sulle emissioni medie di CO2 dei costruttori in Europa per vedere quelli più a rischio di incorrere nelle salate multe in vista per chi sfora i limiti di 95 g/km, calcolati sulla media delle auto vendute da tutti i marchi di un gruppo. Le sanzioni sono di 95 euro per grammo di CO2 oltre il limite, moltiplicato per il numero di auto consegnate nel 2020 e 2021. Il periodo preso in esame va da gennaio a ottobre 2020.
I SUPERCREDITI - I costruttori europei, messi a dura prova dalla crisi di vendite causata dalla pandemia, si trovano costretti ad affrontare l'imminente scadenza degli obiettivi relativi alla CO2 imposti dall’Unione Europea, che ha introdotto il sistema dei "supercrediti". Quest’ultimo prevede che tutti i veicoli che emettono meno di 50 g/km, nell’ambito del calcolo dei livelli medi di emissioni di un costruttore, possano essere conteggiati come due veicoli.
CRESCONO IBRIDE ED ELETTRICHE - E il sistema dei supercrediti è stato il vero motore della diffusione delle auto a basse emissioni, tanto che le immatricolazioni delle ibride con batterie ricaricabili e delle elettriche pure sono aumentate del 113% fino a ottobre 2020, passando dalle 411.700 unità del 2019 alle attuali 875.000 (dato riferito ai 22 mercati europei), con una quota del 9,3% (in crescita rispetto al 3,2% riferito a gennaio-ottobre 2019).
LA PSA AL PRIMO POSTO - Nonostante il difficile contesto, secondo i dati diffusi dalla Jato, il gruppo PSA, che ha registrato emissioni pesate sulle vendite pari a 97,9 g/km, è risultato il migliore tra gli 11 costruttori esaminati. Traguardo raggiunto grazie alle immatricolazioni delle ibride plug-in e alle elettriche pure che, nei primi dieci mesi dell’anno, hanno toccato quota 88.800. Al secondo posto di posiziona il gruppo Toyota (100,6 g/km) e al terzo Renault Nissan Mitsubishi.