ANCHE CABRIO - Al Salone di Fracoforte la Mini ha presentato anche una versione “aperta” della Coupé Concept che vi avevamo già presentato (la vedete qui). Sempre a due soli posti e spinta dal 1.6 turbo a iniezione diretta da 211 CV, la Roadster Concept riprende le innovazioni stilistiche introdotte con la Coupé. I montanti anteriori maggiormente inclinati e la nuova forma del posteriore sono le modifiche più evidenti rispetto alle Mini oggi in listino.
SI SCOPRE VELOCEMENTE – La Mini Roadster Concept è dotata di una semplice capote in tela. Questa soluzione rispetto ai tetti in metallo ripiegabili non “ruba” tanto spazio al bagagliaio e permette di non far crescere troppo il peso dell’auto sul "piatto della bilancia".
La Mini Roadster Concept ha una capote in tela ripiegabile manualmente
Sul prototipo la capote si apre e chiude manualmente, per "sparire" dietro ai sedili. Un’operazione che dovrebbe richiedere pochi secondi per le dimensioni ridotte e il peso leggero (secondo quanto dichiara la Mini), ma che potrebbe diventare ad azionamento elettrico su una futura versione di serie.
MASSIMO PIACERE DI GUIDA – Come per la Coupé Concept, anche la Roadster Concept è stata studiata per offrire il massimo piacere di guida. La scelta per il motore è quindi ricaduta sul 1.6 turbo con iniezione diretta di benzina, nella versione più spinta, quella da 211 CV. Mentre per l’assetto c’è una nuova taratura per le sospensioni che dovrebbe rendere ancora più maneggevole l'auto.
Dietro i nuovi sedili, sulla Mini Roadster Concept è stata posta una barra trasversale. Serve per irrigidire la scocca, per la mancanza del tetto fisso.
Per sopperire alla mancanza del tetto e non far perdere rigidità alla struttura dell'auto, la Roadster Concept è dotata di una barra di rinforzo dietro ai sedili. Così la precisione di guida e il "go-kart feeling" tipico delle Mini dovrebbero essere garantiti.