DOMANI IL GIORNO X - Da domani, in Italia, il mondo del fuoristrada potrebbe venire pesantemente ridimensionato. Gli appassionati di gite e scampagnate a bordo dei loro veicoli off-road, siano essi a due o a quattro ruote, rischiano infatti di trovarsi di fronte a ostacoli nuovi, e che nulla hanno a che fare con il tipo di terreno affrontato. La natura, però, ovvero il contesto in cui storicamente si muovono i mezzi per il lavoro e il tempo libero, c’entra eccome. E sembra essere la più grande preoccupazione del Ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, e dei colleghi Dario Franceschini, titolare del dicastero della cultura, e Roberto Cingolani, il Ministro della transizione ecologica. Non si spiegherebbe altrimenti il decreto del 28 ottobre 2021 (qui il testo), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° dicembre scorso e contenente le “disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnico-costruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale”.
DIVIETO DI TRANSITO - Ma che significa, in sostanza? Che il transito su gran parte delle strade sterrate del nostro paese, d’ora in avanti, potrebbe essere vietato per legge. Nel testo della norma, che essendo trascorsi i quindici giorni previsti dall’iter legislativo entrerà in vigore domani, 16 dicembre 2021, si legge che “indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario”. Tali percorsi, quindi, cesserebbero di essere soggetti alla normale circolazione di veicoli che non figurano nella tabella allegata al decreto stesso. E cioè sarebbero vietati ad auto fuoristrada, motociclette, quad, biciclette, e consentiti solo a mezzi di lavoro il cui scopo è quello di mantenimento e ripristino delle suddette strade.
L’INTERVENTO DELLA FMI - Non resta che attendere domani, per conoscere le sorti di un mondo che in Italia conta moltissimi appassionati. A loro tutela, insieme a molte associazioni del settore, è scesa in campo la Federazione Motociclistica Italiana, con l’obiettivo di valutare tutte le implicazioni del decreto e trovare una soluzione (che sia la modifica dell’atto normativo in oggetto oppure una revisione completa del discorso con una nuova legge) per mettere d’accordo tutti.
> LEGGI ANCHE - Nessun divieto per i fuoristrada, chiarisce il Governo