RESTA AUTONOMA - Prima di Natale la Honda e la Nissan hanno annunciato la loro fusione che le porterà a diventare un’unica entità in borsa nell’agosto del 2026 (qui la notizia). Resta però in bilico il futuro della Mitsubishi, le cui azioni sono possedute per circa il 25% dalla Nissan. In attesa della decisione ufficiale che arriverà entro la fine di gennaio, stando alle ultime notizie che arrivano dal Giappone, attraverso il quotidiano Yomiuri, sembra che la Mitsubishi abbia deciso di continuare in modo indipendente, mantenendo la propria quotazione in borsa e allo stesso tempo rafforzando i rapporti di collaborazione con le altre due aziende.
OBIETTIVI DIVERSI - La volontà della Mitsubishi è di espandere la propria quota di mercato nel sud-est asiatico, dove la casa è piuttosto forte grazie ai suoi veicoli a basso costo e ai pick-up. La Nissan e la Honda insieme hanno invece altre mire: unendo le forze rappresenterebbero il terzo costruttore al mondo e puntano a rispondere alla concorrenza, in particolare cinese, per fare la “voce grossa” soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Alla Mitsubishi, il mantenimento del sistema attuale consentirebbe invece di prendere decisioni flessibili con più autonomia.
QUESTIONE RENAULT - Resta da sciogliere il nodo relativo alla Renault, che possiede quasi il 36% delle quote azionarie della Nissan. La Honda teme infatti che aziende esterne acquistino quelle azioni con il rischio di compromettere la fusione e vorrebbe che la Nissan riacquistasse dal gruppo francese quelle azioni (qui la news), il che richiederebbe un esborso finanziario di circa 3,5 miliardi di euro. Tuttavia, le difficoltà finanziarie della Nissan - che a novembre ha annunciato la “modalità d’emergenza” (qui per saperne di più) - rendono difficile immaginare che ci sia la forza economica necessaria per smarcarsi dalla Renault.