TEMPI MATURI? – Il futuro parla elettrico, su questo non ci sono dubbi. Lo hanno dimostrato le tante auto a emissioni zero presentate al recente Salone di Francoforte. E l'hanno ribadito le varie dichiarazioni dei responsabili delle Case automobilistiche. Ma, se sulla strada da percorrere per salvaguardare l'ambiente tutti sono concordi, altrettanto non avviene per i tempi.
Il prototipo Renault Fluence Z.E.
Secondo Carlos Ghosn, presidente della Renault, le auto elettriche sono già mature. Già nel 2011 vedremo il primo modello elettrico Renault prodotto in serie, derivato da prototipo Fluence Z.E. (foto qui sopra). Non a caso la Casa francese al Salone tedesco ha presentato ben quattro prototipi elettrici (leggi la news), tra cui anche la Twizy Z.E. (che vediamo nella foto più in alto).
Due anni sono un arco di tempo considerato troppo breve da Martin Winterkom, presidente del Gruppo VW, che preferisce parlare di grandi numeri: “per vedere le auto elettriche prodotte in grande serie (come Polo e Golf) bisognerà aspettare il 2020.” Intanto la VW si dice pronta a mettere in commercio dal 2013 una citycar elettrica derivata dal prototipo E-Up! (foto qui sotto).
Il prototipo di auto elettrica Volkswagen E-Up!
UNA "SCOSSA" - Chi abbia ragione, è ancora presto per dirlo ma, sicuramente, nel giro dei prossimi due anni molto potrebbe cambiare. Se per le auto a idrogeno i tempi sono ancora prematuri (resta da risolvere il problema di come produrlo in modo conveniente e creare una rete di distribuzione), in effetti il 2011 sembra un anno cruciale. Oltre alla prima Renault elettrica, dovrebbero arrivare su strada anche la Peugeot iOn, l'elettrica realizzata sulla base della Mitsubishi i-MiEV.
La Peugeot iOn dovrebbe arrivare nel 2011.
A dare un'accelerata ai tempi di produzione delle auto "verdi", sarebbero le batterie agli ioni di litio e quelle ancora più avanzate ai polimeri di litio, che verranno usate dalla Pininfarina Bluecar (leggi la news), ormai “mature”.
DUE STRADE – Quello che potrebbe ancora frenare la diffusione delle auto elettriche è il loro prezzo di acquisto elevato, a causa degli alti costi per le batterie. Secondo gli analisti, il problema ha due tipi di soluzioni: la prima, abbattere i costi di produzione, la seconda offrire le batterie in leasing.
Nella prima direzione si muoverà la Panasonic, la quale ha dichiarato che entro quattro anni svilupperà delle batterie agli ioni di litio per le auto, derivate da quelle dei computer. Utilizzando gli impianti già esistenti e le competenze maturate, stima di tagliare del 50% i costi di produzione, rispetto a chi le produce esclusivamente batterie per le auto.
La seconda strada è quella prospettata dalla società Better Place (leggi qui la news), che ipotizza un modello di vendita in cui le vetture elettriche siano vendute senza le batterie. Queste, potrebbero essere acquistate da soggetti come la Better Place che le darebbero poi in leasing a circa 250-350 euro al mese.
AVRANNO SUCCESSO? - A questo punto non resta che chiedersi come le auto elettriche verranno accolte dal grande pubblico. Il rischio è che abbiano prezzi troppo alti, autonomia limitata e impongano troppi compromessi in termini di versatilità. Una cosa è certa: i consumatori difficilmente rinunceranno ai vantaggi delle auto tradizionali solo in nome del minore impatto ambientale.