L’”invasione” da parte dei costruttori cinesi di automobili in Europa è solo all’inizio, come testimoniano i recenti annunci dell'approdo nel nostro continente di Nio, BYD, Aiways, Great Wall (con i marchi Wey e Ora) e Chery. Ora arriva la notizia che il gruppo GAC (Guangzhou Automobile Group), uno dei maggiori costruttori cinesi, ha inaugurato a Milano il GAC R&D Center Europe, ossia il primo centro di progettazione in Europa. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di alcune importanti personalità della compagnia come Fan Zhang, vicepresidente con delega alla ricerca e sviluppo.
Insieme agli studi di Los Angeles e Shanghai, il nuovo GAC R&D Center Europe sarà destinato alla progettazione delle auto del futuro. Il centro milanese, che sorge al civico 16 di via Tortona nell’ex studio di Giovanni Gastel, fotografo, scrittore e poeta milanese di fama internazionale recentemente scomparso, ospiterà circa 25 professionisti che si occuperanno di progettazione, experience design e di visual brand. Il team sarà composto da un gruppo eterogeneo di talenti “made in Italy” che lavoreranno a stretto contatto con designer, modellatori e progettisti che arriveranno a Milano dagli altri studi GAC in Cina e negli Stati Uniti. Si tratta di un centro di ricerca agile e “snello”, che opererà principalmente con processi di modellizzazione digitale. Da qui usciranno sia concept car che vetture di produzione.
A capo del centro di ricerca di Milano e del team design ci sarà Stephane Janin, designer automobilistico francese, laureato al Royal College of Art del Regno Unito. Sfruttando la sua esperienza nel design e la sua specializzazione nel settore dell’auto, maturata in Renault, Janin è conosciuto come "il maestro delle concept car". Quest centro di Milano ha una notevole importanza poiché per l’azienda cinese costituisce un vero e proprio ponte di connessione tra la Cina e il mercato europeo dell’auto.
In occasione dell’inaugurazione è stata svelata la concept car di una barchetta elettrica ispirata ai prototipi italiani realizzati negli anni ‘60. Pur trattandosi di una maquette, il prototipo si caratterizza per un telaio con batteria posizionata sul pavimento e per due motori elettrici, uno per asse.