SOSTEGNO FORTE - Fino ad ora le auto elettriche in Europa hanno beneficiato del sostegno degli stati, sotto forma di incentivi, per favorire la transizione ecologica. Ma quanto e fino a che punto questa tipologia di provvedimenti influenza il mercato delle vetture green? Un primo segnale in tal senso arriva dalla Germania che il 31 agosto ha detto stop agli incentivi governativi destinati ai liberi professionisti.
VISTOSO CALO - Secondo i dati dell'autorità per il trasporto automobilistico KBA, nel mese di settembre 2023 in Germania le vendite di auto nuove sono scese dello 0,1%, raggiungendo quota 224.502. Analizzando l’andamento delle vetture completamente elettriche, si può vedere che sono state targate 31.714 vetture, con un calo del 28,6% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, e del 63% su agosto 2023. Bisogna tuttavia precisare che ad agosto il 75% delle auto elettriche immatricolate erano destinati a clienti commerciali; le aziende hanno quindi acquistato le vetture a corrente prima della scadenza degli incentivi a esse dedicati.
NO ALLE IBRIDE PLUG-IN - Dall’andamento delle vendite delle vetture a corrente in Germania si può dedurre che, almeno in questo momento, la domanda di EV nel Paese è sostenuta dagli incentivi e fortemente legata alle società e alle flotte. Nel 2022 la Germania ha deciso di escludere le ibride plug-in e le aziende come soggetti beneficiari degli incentivi. Questo perché, secondo quanto dichiarato dai governati, ormai l’auto elettrica ha raggiunto lo status di “vettura di massa”. Nel prossimo futuro, l’importante partito dei Verdi vede un addio definitivo degli incentivi, anche di quelli destinati ai privati cittadini.
CAMBIERANNO ANCORA - I prossimi mesi saranno molto importanti in tal senso, anche perché dal 1° gennaio 2024, in Germania gli incentivi dedicati ai privati cittadini saranno di 3.000 euro e riguarderanno solo le vetture con un prezzo di listino sotto i 45.000 euro. Complessivamente, gli analisti si aspettano nel 2023 circa 570.000 immatricolazioni, in crescita di 100.000 unità rispetto al precedente anno. Ma per il 2024 le previsioni sono tutt’altro che scontate.