TROVATE UN ACCORDO - Evidentemente in questi momenti la Giustizia americana ha problemi ben più pressanti e urgenti rispetto a una querelle tra due aziende. Anche se le aziende in questione si chiamano GM e FCA. È di queste ore infatti la decisione e l’ordine impartiti dal giudice federale di Detroit, Paul Berman, incaricato di dirimere la grande battaglia in tribunale tra le case automobilistiche.
PRESUNTA CORRUZIONE - Insomma Mary Barra e Mike Manley dovranno negoziare a quattr’occhi per risolvere il loro duello legale che dura ormai da qualche mese. Duello che è iniziato quando la GM presentò una denuncia per danni contro FCA per una presunta corruzione degli organi sindacali operata da FCA ai tempi in cui il ceo era Sergio Marchionne. Corruzione che avrebbe sensibilmente danneggiato GM: la questione riguarda la stipula dei contratti di categoria per la definizione dei costi orari per gli operai iscritti al potente sindacato UAW.
CI SONO ALTRE PRIORITÀ - Insomma il giudice punta su un accordo tra le due parti anche, sostiene, per un dovere morale: entrambe le aziende negli anni scorsi sono state salvate dal governo e dai soldi dei contribuenti e hanno perciò un debito aperto nei confronti della nazione: “Oggi il nostro Paese ha bisogno e merita che queste grandi e ora in salute aziende ci ripaghino concentrandosi sulla necessità di salvare la nazione e i suoi cittadini dalla piaga del Covid-19, del razzismo e dell'ingiustizia, mentre costruiscono i migliori veicoli al mondo” ha affermato il giudice Borman.