FULMINE A CIEL SERENO - La notizia è esplosa come una bomba nella serata di mercoledì 19 novembre. GM intende far causa a FCA per aver corrotto alcuni membri del potente sindacato americano UAW (United Auto Workers) ai tempi della gestione di Sergio Marchionne (qui sopra in una foto del 2015). Lo riporta l’agenzia Bloomberg ed FCA ha subito risposto che si tratta di una mossa disperata di General Motors per ostacolare la fusione del gruppo italo americano con i francesi di PSA.
SISTEMA CORRUTTIVO - Secondo General Motors infatti lo stesso Marchionne avrebbe orchestrato un sistema di tangenti per corrompere alcuni funzionari del sindacato per strappare condizioni più favorevoli nelle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro della FCA tra il 2009 e il 2015. Il piano di corruzione avrebbe causato gravi danni a GM in questi anni, sostiene Graig Glidden, il responsabile legale dell’azienda, a causa del costo del lavoro più alto rispetto alla concorrente. Sulla vicenda è in corso da mesi un’inchiesta giudiziaria federale che riguarda proprio la corruzione dei sindacati e già tre manager della FCA si sono dichiarati colpevoli.
IL TITOLO SCENDE - Parole pesantissime e il primo risultato è stato un calo del 2,5% del titolo FCA in Borsa. Secca la replica: “FCA si occuperà di questo straordinario tentativo di creare un diversivo nei modi dovuti e continuerà a concentrarsi sul produrre risultati record e realizzare la sua entusiasmante visione del futuro dell’industria automobilistica. FCA ha fiducia che prevarrà nel difendersi da queste accuse in tribunale e intende avvalersi di tutte le tutele disponibili in risposta a questa causa senza fondamento".