UNA REALTÀ RILEVANTE - Con un investimento di 6 milioni di euro il gruppo General Motors irrobustisce la sua “unità” italiana di Torino, la GM Powertrain-Europe, nata nel 2005 come frutto della collaborazione tra Fiat e GM soprattutto nel settore dei motori diesel, e poi passata per intero nell’orbita del gruppo americano quando fu interrotta l’alleanza tra le due case.
SPINTA RICERCA - L’intervento della casa americana è costituito sostanzialmente da tre elementi, tutti di notevole rilievo. Il primo prevede che la GM Powertrain-Europe vada a impiegare nella sua attività 26 ricercatori del Politecnico torinese, che resteranno in forza all’ateneo ma lavoreranno per GM. L’accordo tra “Poli” e GM è stato firmato ieri a Torino. Sempre sul piano occupazionale, i piani della General Motors per la GM Powertrain-Europe prevedono poi l’assunzione di circa 100 tecnici nei prossimi tre anni. Infine, per fare posto alle nuove attività legate al potenziamento dello staff tecnico, verrà ampliata la struttura della Powertrain, con l’incorporamento di un’area di 2.500 metri quadrati adiacente la sede esistente.
AMPLIAMENTO DI ORIZZONTI - Se l’iniziativa costituisce una notizia importante per il mondo del lavoro specializzato, non meno di rilievo è il suo significato strategico nell’ambito delle prospettive della General Motors. Infatti, finora la GM Powertrain di Torino è stata il polo mondiale del gruppo GM per quanto concerne i motori diesel, mentre i nuovi programmi legati all’intervento di questi giorni hanno altri obiettivi: lo sviluppo di progetti innovativi nel settore dell’auto connessa e della guida autonoma, con tutti gli aspetti coinvolti, dal car sharing ai sensori e ai big data. Il centro di Torino della GM Powertrain quando avviò la sua attività contava 60 tecnici, mentre già oggi vi lavorano 700 persone, quasi tutti ingegneri e tecnici specializzati. Con l’attuazione di quanto previsto dal nuovo investimento della General Motors la forza lavoro della struttura salirà ulteriormente. Quanto alla sede, i 2.500 metri di nuova acquisizione andranno ad aggiungersi ai 22 mila mq già occupati attualmente.