TRIMESTRALE BOOM - Grandi manovre dalle parti di General Motors. Mentre prepara il ritorno in Borsa, il colosso di Detroit (foto il alto, il quartier generale) porta a casa la migliore trimestrale dal 2004 e si prepara all’abbandono dell’attuale amministratore delegato. Il gruppo ha visto l’utile netto balzare a 1,3 miliardi di dollari dagli 865 milioni dei primi tre mesi, realizzando così il miglior risultato degli ultimi sei anni e superando le attese degli analisti. La GM si mette così definitivamente alle spalle il rosso di 12,9 miliardi con cui aveva chiuso lo stesso periodo dell’anno scorso. In crescita anche il giro d'affari, che ha raggiunto quota 33,2 miliardi: più 44% rispetto al 2009. “Dati che evidenziano i progressi fatti”, ha dichiarato il direttore finanziario Chris Liddell. E che costituiscono il trampolino di lancio ideale verso l’imminente ritorno in Borsa del gruppo, salvato poco più di un anno fa dal governo statunitense con “un’iniezione” di 33 miliardi di euro di fondi pubblici.
RITORNO IN BORSA - “Vogliamo uscire dalla General Motors non appena possibile”, ha fatto sapere il Tesoro Usa che, a seguito del salvataggio, è diventato il maggiore azionista del gruppo con una quota del 61%. La speranza dell’amministrazione Obama è di recuperare almeno in parte i soldi spesi per il l’operazione, portando la propria partecipazione sotto la soglia del 50%. Il valore del collocamento, che si preannuncia come il secondo più grande della storia americana e che sarà annunciato ufficialmente a breve, dovrebbe oscillare tra 12 e 16 miliardi di dollari.