NE FARANNO (A MANO) SOLO 100 - A poco più di un anno dalla presentazione della GMA T.33 coupé, la Gordon Murray Automotive ne svela la versione a cielo aperto, promettendo un’esperienza di guida ancora più coinvolgente ai 100 fortunati che potranno permettersela (il prezzo non è stato ancora annunciato, ma dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,6 milioni di euro). Tutte le vetture saranno assemblate artigianalmente nella nuova fabbrica di Highams Park, nel Regno Unito, e altamente personalizzabili secondo i gusti e le esigenze dei clienti.

MECCANICA DA CORSA - Lo stile della GMA T.33 Spider ricalca quello, caratterizzato da forme morbide e sinuose, ispirate alle più belle supercar degli anni ’60, della versione berlinetta. Cambiano la struttura del tettuccio, composto da due pannelli in fibra di carbonio che, una volta rimossi, possono essere alloggiati nel piccolo bagagliaio anteriore, e il lunotto in vetro, che scomparendo in un vano appena dietro l’abitacolo a due posti secchi consente di apprezzare senza filtri le note del motore, lo stesso 3.9 V12 aspirato che equipaggia la T.33 coupé. Realizzato in collaborazione con la Cosworth, con i suoi 178 kg è il dodici cilindri di serie più leggero al mondo e vanta soluzioni derivate dalle corse. Come i collettori di scarico in inconel, una speciale lega Nichel-Cromo-Molibdeno che garantisce la massima leggerezza e un’eccezionale resistenza alle elevate temperature, e le bielle in titanio, grazie alle quali è straordinariamente svelto in accelerazione.

PIACERE DI GUIDA E LEGGEREZZA PRIMA DI TUTTO - La potenza massima della GMA T.33 Spider è di 617 CV e viene raggiunta a oltre 10.000 giri; da record anche il cambio, rigorosamente manuale per offrire il massimo piacere di guida ai piloti più “navigati”: sviluppato insieme alla Xtrac, pesa appena 82 kg, meno di qualsiasi altra trasmissione per vetture di questa categoria. La ricerca ossessiva della massima leggerezza che ha guidato l’intero progetto della GMA T.33 Spider ha dato i suoi frutti anche nella definizione della carrozzeria: tutta in fibra di carbonio, riveste una monoscocca composta da pannelli in materiali compositi fissati a una struttura tubolare in alluminio. Rigida e ultraleggera, questa struttura ha consentito di fermare l’ago della bilancia a quota 1.108 kg, appena 18 in più rispetto alla versione coupé.

INCOLLATA ALLA STRADA - In alluminio sono realizzati pure i bracci delle sospensioni della GMA T.33 Spider, che seguono lo schema a quadrilatero, con ammortizzatori monotubo del tipo coilover, ma non regolabili dal pilota: escono di fabbrica già tarati per garantire una dinamica di guida efficace sia su strada sia in pista. Accuratissimo anche lo studio dell’aerodinamica, che ha consentito ai progettisti di evitare vistose appendici per tenere l’auto incollata alla strada: a “risucchiarla” a terra provvede il flusso d’aria che entra da una speciale feritoia frontale e lambisce il fondo fuoriuscendo dal grande diffusore posteriore, diviso in due elementi separati dai due grandi cannoni di scarico centrali.

SENZA FRONZOLI, PER PILOTI VERI - Che la GMA T.33 Spider sia un’auto da sogno diversa da tutte le altre, nella misura in cui riesce a ridurre con incredibile efficacia la distanza tra una supercar e una vettura da competizione, lo si può intuire anche dando uno sguardo all’abitacolo. Nel quale c’è tutto (dal “clima” a un impianto multimediale compatibile con Apple Car Play e Android Auto), ma ogni lusso è bandito in nome dell’essenzialità e della leggerezza. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta di usare la fibra di carbonio per la struttura dei sedili sportivi e persino per la corona del volante, rivestito in morbida pelle e dietro il quale campeggia l’enorme cannocchiale del contagiri analogico con il fondoscala a quota 12.000. Pura libidine, per gli amanti dei bolidi “vecchia scuola”.



















