NEL CUORE DELLE BATTERIE - Il nichel è usato in moltissimi oggetti, dalla bigiotteria agli orologi fino ai rivestimenti per i metalli e, ultimo ma non ultimo, nella costruzione delle batterie. Dalle classiche ricaricabili al nichel-cadmio alle moderne celle al litio, il nichel ha un ruolo di primo piano che lo rende quindi prezioso. La tragica invasione russa e le conseguenti sanzioni hanno scagliato un macigno nella conversione alla mobilità elettrica, dato che la Russia è uno dei principali produttori di nichel e di altri metalli molto usati nell’automotive. Il vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime della batteria potrebbe causare, secondo le stime di S&P Global Mobility, un aumento di prezzo per la Tesla Model Y di 8.000 dollari quest'anno. La Mercedes EQS, con il suo battery pack da107 kWh (leggi qui le impressioni di guida), potrebbe registrare un aggravio di addirittura 11.000 dollari. Mercedes ha comunque annunciato che, nonostante la crisi ucraina, confermerà i suoi piani per lo sviluppo e la produzione di veicoli elettrici.
NICHEL SULL’OTTOVOLANTE - Il nichel non ha superato i 20.000 per tonnellata negli ultimi dieci anni ma l'8 marzo, è stato scambiato a più di 100.000 dollari a tonnellata sul London Metal Exchange, anche se poi le quotazioni sono scese un po’. La Russia è il terzo fornitore mondiale di nichel e Norilsk Nickel, il leader mondiale di nichel di alta qualità per le batterie dei veicoli elettrici, è una società russa. La tedesca BASF, colosso della chimica, produce nichel e cobalto per le batterie degli EV e ha detto che non siglerà nuovi accordi con Norilsk a seguito dell'invasione; sembra inoltre che altri produttori faranno lo stesso. Nella relazione di S&P si legge anche che questa dinamica dei prezzi delle materie prime spazzerà via “ogni diminuzione di prezzo delle batterie dovuto alle economie di scala e ai progressi tecnologici. È anche chiaro che se queste quotazioni così elevati dovessero continuare nel 2023 e oltre, il raggiungimento del punto di pareggio nei prezzi fra le auto convenzionali e quelle elettriche sarebbe notevolmente proiettato in avanti nel tempo”.
L’ALTERNATIVA POTREBBE ESSERCI - S&P rileva che il nichel è diventato molto popolare perché i produttori di batterie lo utilizzano al posto del cobalto, elemento raro, costoso e controverso per le dubbie condizioni lavorative dei minatori che lo estraggono in Congo. Le difficoltà per il nichel non sono le uniche a rendere più foschi gli orizzonti dell’automotive: Norilsk produce anche platino e palladio, molto usati nei catalizzatori. È comunque possibile un cambio di chimica, come già sperimentato da Tesla per le batterie delle Model 3 e Y prodotte in Cina. Le batterie litio-ferro-fosfato, infatti, non usano nichel né cobalto e sono anche più economiche da produrre e più longeve anche se hanno prestazioni leggermente inferiori. Non è semplice produrle al di fuori della Cina perché una serie di brevetti che le riguarda sono vincolati al fatto che esse siano usate solo in Cina. Questi vincoli scadono nel 2022 e questo spiega l’interesse di Tesla verso questa chimica, che potrebbe essere usata anche da Rivian, Ford e Volkswagen.