TI AIUTA NELLA GUIDA - Per rendere più sicure le auto, i costruttori stanno creando sistemi di ausilio alla guida sempre più sofisticati. Si va dal cruise control attivo che rallenta la macchina se si avvicina troppo a quella che precede, allo sterzo che raddrizza la vettura quando si cambia corsia involontariamente, fino al dispositivo di visione notturna che proietta sullo schermo del navigatore le immagini riprese da una telecamera frontale a infrarossi, per migliorare la visibilità con il buio. E la prossima frontiera dei dispositivi di sicurezza preventiva si spinge parecchio più avanti.
L’AUTO “DIALOGHERÀ” CON IL CERVELLO - La Nissan, per esempio, sta studiando un sistema che metta in interazione diretta la mente del guidatore e la macchina. In sostanza, una sorta di lettura del pensiero. I tecnici della casa giapponese sostengono che in un prossimo futuro quando il guidatore penserà di girare a sinistra, la vettura si preparerà a effettuare la manovra, selezionando velocità e posizione ideale nella carreggiata affinché la svolta possa essere completata in sicurezza. Per sviluppare la propria ricerca, la Nissan ha avviato una collaborazione con l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne, in Svizzera (Epfl), che ha messo a punto sistemi d’interazione tra macchina e mente umana, chiamati Brain machine interface (Bmi), che già oggi consentono a chi non può muoversi di manovrare la propria sedia a rotelle attraverso l’utilizzo del pensiero (come mostra il video sotto). La fase successiva prevede l’adattamento dei processi di Bmi alla vettura, e quindi al suo conducente.