HYUNDAI CHIAMA, IL MERCATO RISPONDE - La trasformazione è in atto e la Hyundai ci crede. Da marchio generalista a costruttore che fa anche auto di lusso il passo non è dei più semplici ma, a giudicare dai risultati, il meticoloso lavoro dei coreani sta pagando. Parliamo di numeri ristretti al mercato americano dal momento che da noi, le berline di un certo lignaggio, salvo poche eccezioni, sono tutte made in Germany. In America invece, i modelli cosiddetti “premium” della Hyundai (Genesis e Equus) hanno fatto un bel balzo in avanti: dai 6.167 esemplari venduti nel 2008 si è passati ai 37.945 nel 2012 raggiungendo una quota di mercato del 9%. In dettaglio, 33.973 immatricolazioni hanno riguardato la Genesis, 3.972 la Equus (entrambe non sono importati). E alla Hyundai non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Anzi.
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MANIFESTO FUTURIBILE - Al Salone di Detroit, la casa coreana ha tolto i veli alla concept Hyundai HCD-14 Genesis, anticipata solo pochi giorni fa da un’immagine teaser. Un prototipo di fondamentale importanza dal momento che prefigura le scelte stilistiche e i contenuti della futura gamma di berline a trazione posteriore. Alla base del progetto c’è quello che in Hyundai viene definito liquid-metal design: linee fluide e scolpite. La HCD-14 è una berlina sportiva a 4 porte che strizza l’occhio alle coupé per via delle ridotte superfici della finestratura laterale e del tetto dalla linea spiovente. Il frontale è dominato dalla possente griglia a sviluppo verticale che integra 4 listelli orizzontali in metallo spazzolato e da un cofano lunghissimo che contrasta con lo sbalzo posteriore estremamente ridotto.
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VEZZI DA CONCEPT - D’effetto le portiere che si aprono a libro e l’assenza del montante centrale, una soluzione da concept che non dovrebbe essere riproposta sui modelli di serie. L’abitacolo della Hyundai HCD-14 Genesis si caratterizza per linee ondulate che ritroviamo su plancia, pannelli delle porte e sui due archi posizionati dietro i poggiatesta posteriori. Netta la separazione tra conducente e passeggero per via del “solito” motivo ad onda che partendo dal centro della consolle si prolunga fino ai sedili posteriori. Insolita la totale assenza di pulsanti e comandi vari, sostituiti da un’interfaccia in grado di riconoscere i gesti e i movimenti oculari del conducente per la gestione della climatizzazione, dell’impianto multimediale e di navigazione.
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GOIELLO DI FAMIGLIA - Sotto il cofano della Hyundai HCD-14 Genesis, il 5.0 V8 con iniezione diretta abbinato ad una trasmissione automatica ad otto rapporti. Il telaio è in acciaio ad alta resistenza, le sospensioni sono a cinque bracci, il servosterzo è di tipo multi-mode che associa il feedback di un meccanico con l’efficienza di un elettrico. Infine i terminali di scarico sono rivestiti in ceramica con alette di raffreddamento integrate.