A METÀ 2020 - Al Salone di Francoforte la casa giapponese ha presentato la versione definitiva della sua prima citycar elettrica, la Honda e, annunciandone i prezzi, che partiranno da 35.500 euro per la versione da 136 CV, fino ad arrivare a 38.500 euro per l’allestimento Advance, che prevede ulteriori dotazioni, come ad esempio i cerchi da 17”, e un motore da 154 CV. Sarà possibile ordinare la Honda e, in alcuni mercati selezionati, a partire da questo mese e i clienti di Germania, Francia, Norvegia e Regno Unito riceveranno le prime consegne dall’estate del 2020. La casa giapponese ha ottenuto oltre 40.000 manifestazioni di interesse per la sua nuova citycar elettrica.
PICCOLA, MA TECNOLOGICA - Entrambe le versioni della Honda e sono dotate della medesima batteria da 35,5 kWh, che, in base al ciclo di omologazione WLTP, assicura un’autonomia di circa 200 km. La ricarica è possibile in corrente alternata fino 6,6 kW e in continua (disponibile nelle colonnine pubbliche) fino a 100 kW: in questo caso, in mezz’ora è possibile ricaricare fino all’80% della batteria. La Honda e è lunga 390 cm ed è disponile unicamente con una carrozzeria a cinque porte dalle forme ispirate alla piccola Honda Civic dei primi Anni 70. Dispone di alcune soluzioni tecnologiche sofisticate, come le telecamere che sostituiscono i comuni specchietti retrovisori e la strumentazione costituita da una serie di schermi che occupano tutta la lunghezza plancia e consentono di controllare le molte funzioni dell'impianto multimediale e i parametri di guida.
SOLUZIONE PER LA RICARICA - La Honda e rappresenta un passo importante verso l’obiettivo della casa di commercializzare in Europa solo vetture “elettrificate” entro il 2025. Il primo è stato il lancio della CR-V Hybrid all’inizio del 2019. Nel 2020, sarà la volta della nuova Jazz, che in Europa sarà commercializzata nella sola variante ibrida. Ma la Honda non si vuole fermare alle sole auto: infatti, al Salone di Francoforte ha mostrato anche dei sistemi di ricarica per le auto elettriche che saranno commercializzati intorno alla metà del 2020 a partire da Germania e Regno Unito. Uno di questi è l’Honda Power Charger, soluzione pensata per un uso domestico: si può montare a parete o su piedistallo e offre un output massimo di 7,4 kW (monofase) o 22 kW (trifase). Potenze che permettono ai proprietari della Honda e di fare una ricarica completa in 4,1 ore.
VEHICLE TO GRID - Un’altra soluzione per la ricarica la Honda la sta sviluppando in collaborazione con Ubitricity. Nell’intento di porre rimedio alla carenza di colonnine, prevede l’integrazione dei punti di ricarica direttamente nei lampioni dell’illuminazione stradale e l’uso di un apposito cavo, dotato di contatore digitale, per associare i costi di ricarica al cliente, che quindi non dovrà sottoscrivere contratti con più fornitori. Interessante anche l’Honda Power Manager Prototype, un sistema "vehicle-to-grid" che consente al veicolo di assorbire dalla rete ma anche di cederle energia. Durante i periodi di ricarica le batterie delle auto sono impiegate come sistemi di accumulo energetico, ma quando la rete necessita di un supporto, la batteria cede la sua energia aiutando a stabilizzare la rete che restituirà energia al mezzo in un secondo momento, ad esempio durante i surplus produttivi. La tecnologia V2G permette di ottimizzare il flusso dell’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili, come quella solare ed eolica degli impianti domestici, immagazzinando l’eccedenza nei momenti di grande produzione, e aiutando la rete di distribuzione ad utilizzarla quando la produzione cala, o per bilanciare il carico in caso di interruzioni.A