PORTABANDIERA - Dalla Hyundai arriva il prezzo ufficiale per la Genesis, ammiraglia della casa coreana che rappresenta ciò che gli anglosassoni chiamano “flagship”. Il prodotto d'eccellenza, quello che magari non genererà grandi volumi di vendita (almeno da noi, visto che manca un motore a gasolio, sulla carta più appetibile del V6 3.8 a benzina con cui viene venduta), ma che serve per mettere sul piatto il know-how raggiunto. E iniziare la lunga e difficile scalata verso le posizioni che contano nell'ambito delle ammiraglie. Quello che, per capirci, è da sempre una partita tra tedesche, con qualche sporadica intromissione inglese o giapponese: dalla BMW Serie 5 alla Mercedes E o all'Audi A6, per tacere della Jaguar XF, sono queste le rivali dichiarate. E affrontate con successo negli Usa, dove la scorsa generazione di Genesis ha venduto molto bene.
65.000 - Il listino parla di 65.000 euro per avere la
Hyundai Genesis; il controvalore, di un'auto che adotta un motore 3,8 litri V6 a benzina, con alimentazione a iniezione diretta, abbinato al cambio automatico a 8 marce. La potenza massima è di 315 CV, la coppia massima sfiora i 400 Nm (decisamente congrua per un aspirato). La trazione è di tipo integrale - ripartisce il moto tra gli assali in tempo reale a seconda della situazione di marcia; le logiche di funzionamento sono tre (Eco, Normal e Sport) e la dotazione è tale da rendere superflua (realmente, visto che non esiste) l'elenco degli optional. Si va dai sedili in pelle, regolabili elettricamente nonché riscaldabili e ventilabili anterioremente e posteriormente, alle finiture in materiale nobile (radica di legno e alluminio), dall'head-up display fino a una pletora di sistemi per l'assistenza alla guida che merita un discorso a parte.
IPERTECNOLOGICA - Oltre all'head-up display appena citato, utile per non distogliere lo sguardo dalla strada, sulla Hyundai Genesis vi sono la frenata d’emergenza automatica, il sistema di mantenimento della corsia, il controllo di trazione in Curva (ATCC) che lavora in tandem con l'ESP, il controllo dell'angolo cieco, abbinato all'avviso di attraversamento posteriore; il cruise control adattivo e l'assistenza al parcheggio. Degno di nota il climatizzatore con sensori che rilevano e, alla bisogna, limitano l'afflusso di CO2 nell'abitacolo, o il bagagliaio che si apre automaticamente quando ci si ferma accanto all'auto per tre secondi: si spazia dall'uso massiccio della tecnologia all'analisi del dettaglio. Cercando il pelo nell'uovo, si nota la sola assenza di sospensioni a controllo elettronico, offerte da alcune concorrenti: evidentemente, i progettisti Hyundai le hanno ritenute superflue, puntando sul comfort di marcia più che sulla sportività pura.