IL PIOMBO CHE TI ZAVORRA - Tutte le automobili si guastano e quelle elettriche non fanno eccezione. In effetti i forum sul web sono pieni di lamentele riguardo la batteria delle auto elettriche. Il tallone d’Achille delle auto alla spina non è quindi né il sibilante motore, né i sofisticati inverter, in grado di gestire centinaia di kW, ma il cuore stesso del veicolo… o no? In effetti le disavventure degli automobilisti non sono legate alla pesante, costosissima e complicata batteria di trazione, ma a quella “antica”: al piombo e a 12 volt. Il battery pack a 400 e persino 800 volt viene infatti usato solo per alimentare il motore/recuperare l’energia in frenata e, per l’appunto, per tener carica la batteria al piombo. Quest’ultima alimenta, come accade con le automobili tradizionali, le utenze classiche quali serrature elettriche, impianto di infotainment, tergicristalli e così via.
POCHI EURO, MOLTI GUAI - Si tratta di un componente che spesso costa meno di 100 euro (la Renault Zoe, per esempio, si accontenta di un elemento da 50 Ah) che viene ricaricato dalla batteria principale, quando l’auto è in funzione. Se il veicolo resta fermo a lungo la batteria a 12 volt non si ricarica e si può scaricare al punto da non riuscire più a sbloccare le portiere e ad accendere l’auto. Dato che non è possibile aprire il cofano l’auto è praticamente immobilizzata dato che non si riescono a usare i classici per far ripartire la “piccola” batteria con i classici cavetti. Ovviamente le Case conoscono questa empasse e predispongono delle procedure di emergenza per superarla. Nel paraurti anteriore della Ford Mustang Mach-E (leggi qui la prova), per esempio, c'è uno sportellino che dà l’accesso a due terminali: collegandoli a una batteria a 12 volt (carica, ovviamente) si apre il cofano anteriore in modo da poter accedere alla batteria a 12 volt e aprire quindi le portiere.
PERCHÉ SI CHIAMA IL SOCCORSO STRADALE? - Questi dati empirici trovano riscontro, per esempio, nei dati dell’ADAC, quell’automobile club tedesco che pubblica anche le statistiche del ricorso al soccorso stradale. I mezzi di soccorso dell’ADAC nel 2021 sono usciti circa 3,5 milioni di volte e hanno percorso quasi 48 milioni di chilometri, un terzo della distanza dalla Terra al Sole. La casistica è quindi ampia e da essa si evince che la batteria a 12 volt è stata la causa di guasto più comune nel 2021: il 46,2% degli interventi è infatti dovuto a “lei”, una percentuale praticamente identica a quella del 2020 e che è molto superiore al 15,5% dei guasti al motore e alla sua gestione (iniezione, accensione, sensori). I guidatori delle auto elettriche hanno chiesto aiuto 25.000 volte, un valore quasi triplicato rispetto rispetto al 2020 e che si spiega sia con un circolante salito dai 194.000 esemplari del 2020 ai 356.000 del 2021 sia perché molte auto elettriche stanno raggiungendo un'età nella quale la frequenza dei guasti aumenta per tutti i veicoli. È lo 0,72% del totale, una quota molto bassa e minore della percentuale di elettriche sul totale circolante, che nel 2021 era il 2,5%: va però detto che queste vetture sono mediamente più giovani del resto parco auto tedesco. Anche per le auto elettriche la prima causa di guasto segnalata dall’ADAC è stata la batteria a 12 volt, dimostratasi molto più vulnerabile della batteria, principale, del motore elettrico e della parte elettronica.