SEGNO POSITIVO - Dopo un avvio in salita, a gennaio il mercato ha registrato una flessione del 1,4% (leggi qui per saperne di più), a febbraio torna un incoraggiante, seppur debole, segno positivo: 0,9%. Stando ai dati comunicati dall'Acea, l'associazione dei costruttori presenti in Europa, nel secondo mese del 2011 sono state immatricolate 981.429 auto portando a un totale di 2.023.133 quelle registrate da inizio anno. Un volume che equivale a un -0,3% rispetto allo stesso periodo del 2010.
TIRANO GERMANIA E FRANCIA - Come evidenziato il mese scorso, l'andamento delle immatricolazioni nei cinque principali mercati dell'Unione appare ancora frammentaria: al +15,2% della Germania e al +13,2% della Francia, che sono i due principali mercati per volume di vendite, seguono il -27,6% della Spagna, il -20,5% dell'Italia (leggi qui per saperne di più) e il -7,7% dell'Inghilterra.
SI SALVA SOLO L'ALFA ROMEO - Spostando l'attenzione dai paesi ai costruttori c'è da registrare la continua difficoltà del gruppo Fiat ad imporsi sul mercato europeo. A febbraio il gruppo torinese ha immatricolato 75.705 auto, il 16,9% in meno rispetto al 2010. A pesare sul bilancio ci sono il -22,6% di Fiat e il -21,9% della Lancia che affossano il +42% dell'Alfa Romeo: i volumi di vendita del Biscione sono sempre “ridotti”, 11.158 auto a febbraio, circa 23.000 da gennaio.
TANTI SEGNI POSITIVI - Seguendo il trend positivo di gennaio, la Mitsubishi con il +25,4% si conferma il costruttore che ha incrementato maggiormente le immatricolazioni a febbraio; seguono la Nissan (+21,5%), il gruppo BMW (+13,3%), la Volvo (+11,9%), la Hyundai (+10,5), il gruppo Volkswagen (+8,4%) e la General Motors con Opel e Chevrolet (+8,3%). Meno sostanziosa, invece, la crescita del gruppo Jaguar/Land Rover (+4,7%), della Daimler (Mercedes e Smart) con +3,3% e del gruppo Renault (+2,8%).
FORD IN DIFFICOLTÀ - Tra i costruttori che registrano un deciso calo delle immatricolazioni ci sono la Mazda (-15,3%) e la Ford (-12,9%). Più contenute le perdite del gruppo Citroën-Peugeot e della Kia con -5,0%, della Suzuki (-4,5%), della Toyota (-3,2%) e della Honda (-1,4%).