LA GERMANIA TIRA - Come era stato anticipato dagli analisti del settore, il 2011 si è aperto seguendo l'andamento negativo del 2010: stando ai dati riportati dell'Acea, l'associazione dei costruttori in Europa, il primo mese dell'anno si è chiuso con una flessione delle immatricolazioni dell'1,4% rispetto allo stesso mese del 2010. A determinare questo trend ci sono i diversi andamenti registrati nei principali mercati: al +16,5% della Germania e il +8,2% della Francia, seguono il -23,5% della Spagna, il -20,7% dell'Italia (leggi qui per saperne di più) e il -11,5% dell'Inghilterra.
BENE SOLO L'ALFA - In casa Fiat, anche in Europa, si assiste a un andamento simile a quello del mercato interno: nel complesso il gruppo torinese perde il 20,2% delle immatricolazioni. L'unico marchio ad incrementare le immatricolazioni (+39,3%) rispetto a gennaio 2010 è l'Alfa Romeo, grazie alle vendite di MiTo e Giulietta, mentre la Fiat e la Lancia registrano un calo rispettivamente del 26,4 e 23,3%.
OPEL IN RIPRESA - Purtroppo, il gruppo Fiat è quello che a gennaio registra la flessione più pesante. Un andamento negativo seguito anche dalla Honda (-18%), dalla Toyota (-11,1%), dalla Kia (-12,2%) e dalla Ford (-9,7%). Decisamente meglio fanno i due gruppi francesi PSA (Citroën e Peugeot) e la Renault che registrano rispettivamente -3,4% e -5,2%. In questo quadro spicca, tra i costruttori generalisti, il +42,8% della Mitsubishi e il +4,6% della General Motors che può contare sul +5,6% della Opel e il sostanziale pareggio (+0,3%) della Chevrolet. Con il segno positivo c'è anche il gruppo Volkswagen (+5,9%), tirato dal +11% della Seat e dal +9,9% della Skoda. Bene anche la Nissan +1,0% e la Hyundai +0,1%.
IL “LUSSO” TIRA ANCORA - Come registrato lungo tutto il 2010, anche a gennaio, i cosiddetti costruttori “di lusso” hanno incrementato le immatricolazioni. Quelle della Volvo sono cresciute del 23,9%, il gruppo Daimler (Mercedes e Smart) fa segnare +13,6% e quello BMW (comprende anche Mini) +19,8%. In calo solo la Jaguar (-16,1%), anche se grazie al +24,9 della Land Rover, il gruppo chiude con un complessivo +13%.