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Forte contrazione del mercato dell'auto a maggio

01 giugno 2010

Come ampiamente anticipato dagli analisti, il settore italiano delle quattro ruote a maggio ha risentito fortemente della mancanza degli incentivi con una diminuzione delle immatricolazioni del 13,8%.

SEMPRE PEGGIO - Continua l'andamento negativo del mercato iniziato ad aprile. A maggio, rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, il comparto italiano dell'auto ha registrato una flessione del 13,8% potendo contare su 163.700 immatricolazioni, come reso noto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come sottolinea il direttore generale dell'Unrae, Gianni Filipponi, “il 2010 è in realtà cominciato solo ad aprile, mentre il primo trimestre, grazie alla coda delle immatricolazioni incentivate è da considerarsi un prolungamento del 2009”.

MEGLIO I PRIMI CINQUE MESI DELL'ANNO - La situazione migliora se si considerano i primi cinque mesi di quest'anno, periodo in cui sono state immatricolate 992.087 vetture, con una crescita del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Meno positiva la situazione degli ordini, in flessione del 25% rispetto ai primi cinque mesi del 2009.

BENZINA + DIESEL
n. Marca Modello Maggio 2010 Genn./Maggio. 2010
1 Fiat Panda 11.877 71.305
2 Fiat Punto 11.630 83.835
3 Ford Fiesta 6.929 59.353
4 Fiat 500 5.779 34.035
5 Citroën C3 5.416 33.359
6 Volkswagen Golf 4.574 27.015
7 Opel Corsa 4.328 25.777
8 Volkwagen Polo 4.070 22.976
9 Lancia Ypsilon 3.876 21.686
10 Toyota Yaris 3.518 -

 

DIESEL
n. Marca Modello Maggio 2010 Genn./Maggio 2010
1 Fiat Punto 4.508 23.030
2 Ford Fiesta 2.696 19.043
3 Volkwagen Golf 2.631 17.424
4 Ford Focus 2.106 11.574
5 Citroën C3 1.986 11.057
6 Nissan Qashqai 1.973 11.057
7 Fiat Bravo 1.888 9.086
8 Renault Scénic 1.776 8.684
9 Volkswagen Polo 1.760 10.214
10 Lancia Musa La -


Nelle due tabelle le immatricolazioni del mese di maggio 2010.



MALE IL SETTORE DEI PRIVATI - Analizzando il mercato del periodo gennaio-maggio, si nota che le immatricolazioni relative ai privati sono scese dal 79,6 al 66,9%, quelle al noleggio sono invece salite dal 10,2 al 18,6%; mentre le immatricolazioni di auto a gas (sia Gpl che metano) sono scese dal 30,8% all’11,8%, in contrapposizione con le auto a gasolio, salite dal 38,7 al 48,3%, e di quelle benzina, passate dal 30,3 al 39,7%.

LA SITUAZIONE DELLE CASE ESTERE
- Dando uno sguardo ai dati diffusi dall'Unrae, l'Unione dei rappresentanti degli autoveicoli esteri, si nota che le case che hanno “sofferto” di più a maggio sono quelle che l'anno scorso beneficiavano di più degli incentivi alla rottamazione per le vetture ecologiche. La Seat ad esempio, rispetto allo stesso mese del 2009, ha perso il 78,18%. Male anche la Ssangyong (-60,40%) e la Hyundai, che prima segnava grandi numeri di crescita, la quale ha ceduto il 55,89%. In caduta anche le vendite della Chevrolet (-34,14%), della Kia (-28,16%)  e della Mitsubishi (-27,56%). Poche le case che, nonostante la situazione negativa, sono riuscite a chiudere maggio con il segno più: tra queste la Cherysler, con un +30,83%, la Volvo (+26,54%), la Volkswagen (+25,45%) e la Citroën (+15,73%).

E DI QUELLE ITALIANE - La situazione non è migliore se analizziamo i dati dei costruttori italiani. Rispetto al maggio 2009, l'Alfa Romeo ha ceduto il 24,19%, un valore di poco migliore a quello della Fiat, che ha perso il 27,23%. Lievemente meglio la Lancia, che ha perduto “solo” il 13,43%. Tra le case di lusso si segnala il -66,67% della Lamborghini, il risultato peggiore tra le aziende del Belpaese. L'unica casa italiana che ha concluso bene il mese di maggio è stata la Ferrari con una crescita del +46.67%.



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Ritratto di amazing_tvr
2 giugno 2010 - 01:34
Tutto sommato molto meglio così. Sono d'accordo con Marchionne quando diceva che gli incentivi ero statoi utili fino ad allora ma che le case automobilistiche avrebbero dovuto camminare con le proprie gambe! A parte eventuali rischi di fallimento, questa situazione non farà altro che: - accelerare la fusione tra imprese e la successiva concentrazione del mercato; - favorire la concorrenza attraverso un miglioramento qualitativo a parità di prezzo, abbassamenti dei livelli dei listini e la creazione di auto che rispondano ancora meglio alle esigenze dei clienti.
Ritratto di giovanni76bo
2 giugno 2010 - 14:17
Si' è vero, le case devono allearsi il piu' possibile per diminuire i costi e conseguentemente i prezzi al consumatore, senza pero' diminuire nella qualita'.
Ritratto di wolf68
2 giugno 2010 - 22:20
secondo me gli incentivi andrebbero resi permanenti così lo stato guadagna sul iva gli operai lavorano e forse ci guadagna anche chi deve cambiare auto ,si potrebbe discutere sulla foma e il modo io renderei detraibile l'iva sul 730 come per le ristruttorazioni degli immobili e renderei detraibili anche le riparazioni delle auto così magari si contribuisce alla lotta al'evasione fiscale,(come fanno già i liberi proffesionisti)
Ritratto di Peppe73
2 giugno 2010 - 22:58
Non c'è da meravigliarsi con quello che costano e soprattutto quanto costa mantenerle! E' una storia che si ripete da anni ormai! Bisogna cambiare modo di vivere e progettare le auto altro che incentivi ed iniziative dei Costruttori di automobili per incoraggiare l'acquisto. Di questo passo dovranno costruire autoparchi per accatastare tutte le auto invendute!
Ritratto di Benalex
14 luglio 2010 - 14:17
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