GRANTURISMO DA SOGNO - Quanta storia, quanta cultura del saper fare italiano permea il filo invisibile che tiene uniti i frigoriferi e i termosifoni da cui è partita l’avventura della Iso Rivolta nel 1939 alle più belle granturismo uscite dai cancelli della storica fabbrica di Bresso. Bolidi eleganti e velocissimi come la 300 e la Grifo hanno stregato star come John Lennon e Barbara Hutton in tempi in cui, tra le celebrità inglesi e americane, chi voleva distinguersi comprava una Ferrari o una Maserati. Ma le fuoriserie della Iso Rivolta erano un qualcosa di diverso dalle più famose supercar emiliane: meno avvolte dal “clamore”, certo, ma contraddistinte da un’eleganza unica, affrancata dalle consuetudini, frutto di una ricerca quasi ossessiva della perfezione.
DODICI CAPOLAVORI - Accanto agli scooter e alle motociclette con motore a cilindro sdoppiato e alla mitica Isetta - anticipatrice, nel lontano 1953, del format microcar che oggi promette di dare una svolta decisiva alla mobilità delle nostre città -, le auto da sogno della Iso Rivolta sono al centro della mostra ISO-Avventura, che rimarrà aperta la Museo Nazionale dell’Automobile di Torino da domani al prossimo 11 giugno. Strutturata secondo un ordine cronologico che va dalle primissime motorette alla Lele, l’ultima grande coupé della casa, nel 1974, quella ospitata nelle sale del Mauto è la prima rassegna interamente dedicata al marchio Iso Rivolta, la cui parabola industriale è riassunta in un’esposizione di 12 veicoli. Dodici pietre miliari che rappresentano al meglio l’eccezionale varietà della produzione della fabbrica di Bresso.
IL FUTURO DELLA ISO RIVOLTA È A BRESSO - Tra auto e moto d’epoca simbolo di una tra le più luminose eccellenze industriali italiane, la mostra offre anche una finestra per scrutare il futuro della Iso Rivolta. Marella Rivolta Zagato, appassionata nipote di Renzo Rivolta, il creatore della leggenda, sta guidando già da qualche anno, con il supporto di un pool di storici dell’auto ed esperti del marchio, la rinascita dell’azienda fondata dal nonno. È stata per prima la Vision GT, comparsa nel 2017 sugli schermi di milioni di videogiocatori in tutto il mondo grazie a Granturismo (nell'immagine più in basso), a rispolverare il mito. Di quell’auto virtuale, così visionaria e potente nel mettere in moto l’immaginazione dei collezionisti più facoltosi, esiste al momento solo una maquette.
Ma non è detto che, su commissione, possa venirne fuori una mini-serie di cinque esemplari. È già realtà, invece, la Iso Rivolta GTZ, disegnata nel 2020 dalla Zagato a partire dalle forme della Iso Grifo A3/C del 1965. Tornando al passato, continueranno a far parte della storia della Iso Rivolta anche i vecchi capannoni di Bresso sopravvissuti alla demolizione cominciata nel 2017: è lì che, tra non molto, con la collaborazione del Mauto, il neonato Archi-Museo Iso si augura di poter trasferire l’enorme patrimonio documentale e alcune automobili simbolo della Iso Rivolta.