TRA LA PISTA E LA STRADA - Si chiama Lamborghini Huracán Tecnica, il tassello che mancava nella gamma dei modelli a dieci cilindri della casa di Sant’Agata Bolognese. Per indole e “passaporto tecnico”, la nuova supercar, ultimo prodotto di un’evoluzione profonda e lunga più di otto anni, si pone esattamente a metà strada tra le versioni Evo e STO della “baby” Lamborghini. Una sportiva ad altissime prestazioni, quindi, concepita per muoversi con la massima disinvoltura ed efficacia tanto sulle strade di tutti i giorni quanto in pista. Il tutto - ovviamente, trattandosi di una Lamborghini - facendo leva sulle corde dell’emozione.
ANCORA PIÙ SUPERCAR - La linea della Lamborghini Huracán Tecnica è quella, inconfondibile e ancora accattivante, del bolide presentato nel 2014, ma “affilata” secondo le ultime tendenze stilistiche della casa del toro. Numerosi spunti derivano dalle Lamborghini fuoriserie. Il paraurti anteriore, per esempio, riprende il motivo a Y della Terzo Millennio (qui per saperne di più) e, per la prima volta su una Huracán, nella parte bassa ingloba una speciale presa d’aria, denominata "air curtain” e sagomata per ridurre le turbolenze nei flussi d’aria che lambiscono il sottoscocca. La silhouette, più slanciata per via di un incremento di 6,1 centimetri in lunghezza, evidenzia una certa parentela con l’Essenza SCV12 (qui per saperne di più), soprattutto in corrispondenza del montante posteriore, mentre dalla Vision GT (qui per saperne di più) è ricavato il disegno dei cerchi in lega a sei razze esagonali, motivo riproposto anche per la forma dei due grandi terminali di scarico centrali, fiore all’occhiello di un impianto ridisegnato per esaltare le note acute e potenti del motore V10.
MIGLIORATA A 360 GRADI - Questi elementi, amalgamati con una grande attenzione ai dettagli per conferire alla nuova Lamborghini Huracán Tecnica una personalità unica e ben definita nella gamma Huracán, si sommano vari accorgimenti volti a migliorare le prestazioni e le sensazioni di guida. L’aggiunta dell’ala posteriore fissa contribuisce ad aumentare del 35% la deportanza della vettura, che rispetto alla “normale” Huracán Evo incontra una resistenza dell’aria inferiore del 20%, risultando complessivamente più stabile in frenata e più veloce in curva. L’incremento delle performance non è però solo frutto di un lavoro di cesello sulle superfici della carrozzeria, che pesa 1.379 kg e può essere alleggerita montando cofani in fibra di carbonio; si deve anche al motore, lo stesso V10 da 5,2 litri e 640 CV e della STO, che garantisce un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e una velocità massima di 325 km/h. Dalla Super Trofeo Omologata (qui per saperne di più), versione stradale della Huracán che dal 2014 anima il campionato Lamborghini Super Trofeo, la Lamborghini Huracán Tecnica eredita anche il velocissimo cambio a doppia frizione, lo sterzo e i freni carboceramici, il cui raffreddamento è ora migliorato grazie a nuovi condotti delle pinze e deflettori specifici, che incanalano l’aria verso i dischi consentendo una maggior dissipazione del calore e una riduzione dell’escursione del pedale.
BADA AL SODO, MA CON STILE - La risposta dell’acceleratore e dello sterzo della Lamborghini Huracán Tecnica, del tutto simile a quella della STO, varia a seconda della modalità di guida selezionata - Strada, Sport e Corsa, in ordine di “sportività”. Lo stesso vale per il sistema LDVI (Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata): ri-tarato ad hoc, lavora insieme all’assale posteriore sterzante e al controllo elettronico della trazione P-TCS ed è calibrato per conferire alla vettura la massima precisione e agilità in ogni condizione di guida. Sentirsi un po’ piloti, insomma, è più facile di quanto si potrebbe essere portati a pensare ed è una sensazione che trova conferma appena si sale a bordo. Sedili super avvolgenti con la scritta “Tecnica” sulle spalline e, per il resto, davvero pochissimi fronzoli. Perché l’Alcantara e la fibra di carbonio sono un must, ma il vero lusso rimane l’essenzialità.