Alto, giovanile e appassionato del suo lavoro Lionel Jaillet (nella foto qui sopra), product manager della casa rumena, a margine della presentazione della Dacia Jogger al salone di Monaco ci ha svelato alcuni aspetti tecnici dell’ultima nata e delle altre Dacia.
La Jogger è costruita sulla piattaforma CMF condivisa con la Renault, è esattamente la stessa?
CMF è una struttura modulare del gruppo Renault, composta di elementi che connessi fra loro in modo differente possono rispondere a svariate esigenze, permettendo di realizzare auto appartenenti a categorie che nulla hanno in comune fra loro, come le utilitarie e le crossover, e con diversi tipi di alimentazione. In quest’ambito Dacia ha sviluppato una propria variante della piattaforma (la CMF-B LS, n.d.r.) per rispondere alle specifiche caratteristiche del marchio. L’abbiamo già impiegata per la nuova Sandero e ora anche per la Jogger, evidenziando la sua flessibilità. Basta osservare la differenza nelle dimensioni fra le due auto: con 455 cm la Jogger è più lunga su 46 cm rispetto alla Sandero. Possiamo dire, insomma, che Dacia ha una piattaforma tutta sua, su cui costruiremo tutta la gamma.
Nel dettaglio che specifiche ha la vostra piattaforma?
Le modifiche riguardano una particolare attenzione nel raggiungere il miglior equilibrio fra efficienza della piattaforma e il suo costo industriale, in linea con la filosofia Dacia sul contenimento del prezzo dell’auto. Altri interventi riguardano le sospensioni, con tarature specifiche e particolarmente morbide per favorire il comfort. C’è anche attenzione all’isolamento acustico dell’abitacolo, con risultati non distanti da quelli di analoghi modelli Renault.
Questa struttura ha influenzato il design delle Dacia?
No, posso tranquillamente affermare che abbiamo avuto tutta la libertà necessaria. Anzi, come abbiamo dimostrato con la nuova Sandero e, oggi, con Jogger, Dacia sta dando maggiore importanza all’aspetto estetico dei propri modelli, rendendoli più armoniosi e ricercati, ma senza che ciò arrivi a penalizzare la capienza del baule. Quest’ultimo deve essere grande, perché una Dacia resta sempre pratica.
A proposito di Jogger, non ci sarà una versione diesel?
Pensiamo che sia opportuno lavorare su altri tipi di alimentazione anche per far fronte alle normative antinquinamento sempre più severe. Riteniamo che il diesel sia in declino. Quindi, per quanto riguarda il risparmio sul costo dei carburanti puntiamo sul Gpl. Anche il 1.0 a benzina è efficiente e la sua ridotta cilindrata non deve trarre in inganno. Come ha osservato il ceo di Dacia Denis Les Vot, è più che adatto alla Jogger, grazie alla nostra piattaforma che permette di costruire auto poco pesanti.
Per il futuro, si è parlato anche di ibrido.
Dacia intende proporre i tipi di alimentazione più convenienti e in linea con le esigenze del momento. Perché l’ibrido, e sto parlando di “full hybrid”, quindi di tipo evoluto con una parte elettrica importante, sia appetibile per una Dacia è necessario che abbia un costo industriale ragionevole per poter offrire l’auto a un prezzo accessibile a molti. Per ottenere questo risultato, possiamo contare sulla vasta banca organi del gruppo Renault e, dai nostri calcoli, abbiamo appurato che i costi di questa tecnologia si possono ammortizzare in tempi piuttosto brevi. Pertanto, posso confermare che il futuro è già vicino perché la Jogger ibrida sarà in vendita nel 2023.