In virtù degli ultimi dati epidemiologici, che delineano un aumento della curva di contagio, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha predisposto il cambio di colore per la regione, che a partire dalla mezzanotte di stasera e fino al 14 marzo 2021 passerà ad arancione scuro. In questa zona è consentito spostarsi all'interno del proprio comune di residenza dalle ore 5 alle 22. Sono invece vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune, tranne che per motivi di lavoro, urgenza, salute, che dovranno essere giustificati nell'autocertificazione. Resta inoltre vietato recarsi nelle seconde case, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. Le seconde case non possono essere raggiunte nemmeno da chi non risiede in Lombardia. Rimangono aperti tutti i negozi, tranne i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Ma il peggioramento riguarda un po’ tutta l’Italia, con l’eccezione della Sardegna, che è l’unica in zona bianca. Da lunedì 8 marzo potrebbero finire in zona rossa l'Emilia Romagna (Bologna e Modena saranno in lockdown già nelle prossime ore e fino al 21 marzo), la Campania, l'Abruzzo, che ha già le province di Pescara e Chieti in zona rossa, e la Toscana (le province di Siena e Pistoia sono già in zona rossa). Il Piemonte, così come la Lombardia, dovrebbe passare in zona arancione rinforzata. Rischiano di cambiare colore anche la Calabria, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Lazio e Puglia hanno numeri al limite, ma il rischio concreto che possano passare dal giallo all’arancione c’è.
Ricordiamo che nelle zone rosse sono vietati gli spostamenti anche all'interno del proprio Comune. In linea generale nelle zone rosse ci si può spostare da casa solo per motivi di lavoro, salute, urgenza. Vengono poi sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Si fermano anche i ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie (restano ammesse la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22). Resta valida la regola del coprifuoco che vieta gli spostamenti dalle 22 alle 5.