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Luca De Meo eletto presidente dell’Acea

Pubblicato 09 dicembre 2022

L’attuale ceo del Gruppo Renault a partire dal 1° gennaio 2023 sarà il nuovo presidente dell’Acea. Succede a Zipse.

Luca De Meo eletto presidente dell’Acea

Sarà Luca de Meo (nella foto), ceo del Gruppo Renault, il presidente dell’Acea, l’associazione che riunisce i maggiori costruttori europei di automobili per il 2023 (il mandato è annuale rinnovabile una volta).

De Meo, la cui carica sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2023, succede al ceo della BMW, Oliver Zipse, che ha ricoperto la carica negli ultimi due anni. Sono diverse le sfide che attendono l’italiano alla guida della Renault,  che dovrà affrontare la delicata transizione normativa verso lo standard Euro 7, già fortemente criticato l’Acea, che lo ha definito “complesso da attuare e molto costoso per le aziende automobilistiche”.

Luca de Meo, che auspica un sostegno dell’industria automobilistica da parte dell’Europa, ha così commentato la sua nuova investitura: "Guardando al futuro, abbiamo bisogno che l'Europa attui con urgenza politiche che sostengano pienamente il nostro obiettivo di decarbonizzazione e ci consentano di affrontare la crescente concorrenza globale. Accogliamo con favore il lavoro su una legge europea sulle materie prime, che dovrebbe sostenere la resilienza economica del continente e il passaggio a emissioni zero. La nostra industria è impegnata a investire pesantemente nella mobilità elettrica e a garantire la creazione di valore e di posti di lavoro in Europa”. Queste le sue parole in merito all’Euro 7: “La proposta Euro 7 nella sua forma attuale, tuttavia, sottrarrebbe ingenti risorse umane e finanziarie all'elettrificazione, proprio quando altre regioni del mondo stanno creando un ambiente di investimento attraente per la mobilità a zero emissioni. L'ACEA continuerà a sostenere un equilibrio tra ciò che è positivo per l'ambiente, ciò che è positivo per l'economia europea e ciò che è positivo per la società".

Nato a Milano nel 1967, Luca De Meo ha iniziato la sua carriera in Renault per poi passare a Toyota e poi ancora alla Fiat. Successivamente è approdato in Volkswagen dove è arrivato fino alla presidenza di Seat. Infine, dal 1° luglio 2020 è il nuovo ceo del Gruppo Renault.



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Ritratto di Giuliano Della Rovere
10 dicembre 2022 - 15:24
I costruttori vogliono annacquare l'euro 7 con la scusa dei costi elevati, masi stima che tra 2025 e 2035 si venderanno in Europa quasi 100 milioni di automobili, che in parte continueranno a circolare fino al 2050. Senza uno standard più severo si rischia di aumentare le emissioni dei trasporti stradali. Vedremo che compromesso si raggiungerà.
Ritratto di MS85
11 dicembre 2022 - 11:30
Allo stato attuale stiamo già aumentando l’inquinamento futuro rallentando la sostituzione delle ICE esistenti con ICE più moderne. Le ragioni alla base di questo rallentamento sono principalmente di carattere economico: le normative attuali sia omologative che fiscali stanno aumentando i costi delle nuove ICE. In questo scenario l’alternativa non è tra Euro 7 più efficienti ed Euro 7 meno efficienti. È tra tenerci la gente che gira con le euro 4 o dargli la possibilità concreta di passare ad una Euro 6 o Euro 7.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
11 dicembre 2022 - 13:28
In prospettiva futura le euro4 saranno sostituite per obsolescenza o per i limiti alla circolazione. Io spero che ci siano le condizioni per usare meno la macchina, la vera differenza la farebbe una diminuzione dei veicoli circolanti.
Ritratto di Al Volant
10 dicembre 2022 - 16:55
Ma non vedo dove sia il problema.. Nessuno li costringe a produrre motori euro 7. Se ce l'hanno bene, se non ce l'hanno passassero al loro caro elettrico. Tanto il risultato è chiaro. Nessuno comprerà più auto. La fortuna loro è che i cinesi sono scarsi sui motori termici, altrimenti li avrebbero seppelliti da tempo. Tra l'altro euro 7 in vigore dal 1 luglio 2025.. Hanno 2 anni e mezzo per presentare una elettrica degna di nome, con prezzo adeguato. Poi vabbè, già si vede dall'inchiesta sul parlamento che è partita, che probabilmente l'europa salterà come la classe politica 1992 italiana.. Quindi..
Ritratto di Quello la
11 dicembre 2022 - 09:54
Avviso subito che il mio intervento è OT, nel senso che non riguarda il campo automobilistico e la notizia in sé. Se fino a dieci giorni fa avessi chiesto a De Meo (o a Tavares, eccetera) quanto lavora, avrebbe risposto: 27 ore al giorno. Se avessi chiesto al precedente presidente ACEA la stessa domanda avrebbe risposto che la carica lo obbligava a lavorare 56 ore al giorno, viste le sfide epocali che aveva innanzi (ecco UNO dei tanti motivi per cui guadagnano così tanto, dicono). Chissà come farà ora il povero De Meo a lavorare 27+56 ore al giorno...
Ritratto di MS85
11 dicembre 2022 - 11:32
Una cosa è certa, come primo passo non spende le giornate su Twitter come i vertici di altre case :-)
Ritratto di Quello la
11 dicembre 2022 - 11:39
Non so, caro MS85, non seguo Twitter: sei ironico? Gli altri twittano alla Musk, per capirci? :-)
Ritratto di Andre_a
11 dicembre 2022 - 13:19
Lo stipendio è proporzionale alla capacità, non tanto alle ore lavorate. De Meo prende 5 milioni, ma Renault guadagna più di 5 milioni avendo De Meo. Se il CEO lo facessimo io o te, Renault fallirebbe, di conseguenza non ci vorrebbero neanche gratis
Ritratto di Quello la
11 dicembre 2022 - 16:10
Certo, caro Andre_a, il punto è che se parli con chiunque, la prima cosa che ti dicono è che lavorano SEMPRE, dalle 12 alle 15 ore al giorno, non sono mica scansafatiche… Salvo poi scoprire che non è proprio vero-vero…
Ritratto di Andre_a
11 dicembre 2022 - 21:51
Pienamente d'accordo. Che poi a quei livelli non è facile quantificare il lavoro: se va a cena con un amico industriale è piacere o è lavoro?
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 00:55
Cari Quello La e Andrea, un top manager ma anche un semplice manager deve dare disponibilità 24h 7su7 (altrimenti difficile essere ingaggiati) il che non significa che lavori tutto quel tempo dato che l’ingaggio non è quantitativo ma qualitativo (oltre che essere a tempo determinato). Fanno come vogliono quello che vogliono e rispondono dei risultati agli azionisti. Andrea ti garantisco che pranzi o cene di lavoro sono una gran rottura che preferirebbero evitare per potersi concedere maggiori ore di svago con sport (anche li spesso si parla di lavoro) o… escort di lusso…unica oasi nel deserto…-:)))
Ritratto di Quello la
12 dicembre 2022 - 05:43
Ehm… parli per esperienza, caro Rush? :-)
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 11:56
Un pochino caro Quello la… escludendo l’oasi..:-)
Ritratto di Quello la
12 dicembre 2022 - 12:35
Eccerto, caro Rush. Dicono tutti così :-P
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 12:50
-:))))
Ritratto di Andre_a
12 dicembre 2022 - 12:11
Che i pranzi di lavoro siano una gran rottura penso che lo sappiamo tutti, ma a certi livelli lavoro e privato si fondono, hai amicizie più o meno sincere con persone che sono anche clienti, fornitori, concorrenti, e un evento di piacere può diventare lavorativo e viceversa. Volendo, un De Meo riuscirebbe a venderti come lavoro tutto quello che fa
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 12:58
A parte qualche eccezione è difficile coltivare un’amicizia. Gli interessi prima di tutto. Clienti e fornitori possono essere molto pericolosi se visti come “amici”. Molto meglio essere amico del “nemico”… anche se la maggior soddisfazione proviene dal rispetto che ti sei guadagnato e soprattutto che ti riconoscono. Concordo sulla frase finale. Se poi quello che fai ti piace e soddisfa non lo consideri lavorare… ma è per pochi fortunati.
Ritratto di Andre_a
12 dicembre 2022 - 14:44
@Rush: infatti ho specificato "più o meno sincere". Un'amicizia può nascere ovunque, se sei il CEO di una grossa azienda automobilistica e guadagni 5 milioni l'anno, diventa solo più difficile capire quali sono quelli veri
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 14:47
Andrea scusa vado fuori OT ma magari mi puoi aiutare. Devo mettere la wallbox cosa mi consigli vista la tua esperienza? Potenza e altro che ritieni utile. Grazie
Ritratto di Andre_a
12 dicembre 2022 - 15:07
Temo di essere la persona più inutile da questo punto di vista. La Tesla la ricaricavo da una comunissima spina casalinga, per la Honda abbiamo una wallbox, ma era in offerta con la macchina, quindi a caval donato... Facciamo pochi km al giorno, ed è abbastanza normale avere giornate consecutive in cui la macchina sta ferma, ci va bene di tutto. Comunque è tutta matematica: vedi quanti km fai in media, quanto consuma la macchina, quanto tempo hai per ricaricarla, lasciati almeno un 20% di margine (o più, o meno, a seconda della stabilità della tua situazione) e il gioco è fatto.
Ritratto di Quello la
12 dicembre 2022 - 15:10
Cosa vuol dire “pochi km al giorno”, caro Andre_a?
Ritratto di Andre_a
12 dicembre 2022 - 15:15
Difficile fare una media: ditta e casa sono una di fianco all'altra, mia moglie lavora da casa, quindi la macchina la prendiamo per una spesa un po' più grande, se usciamo la sera, per una gita fuoriporta a medio raggio... in poco più di un anno la Honda e non è arrivata a 7000 km
Ritratto di Quello la
12 dicembre 2022 - 15:22
In effetti, caro Andre_a, con percorrenze del genere anche io avrei optato per un’elettrica. PS La Honda e mi piace un botto!
Ritratto di Andre_a
12 dicembre 2022 - 15:50
Già, davvero bella. Ha conquistato anche mia moglie, da sempre "agnostica" per quanto riguarda le automobili, ma la e l'ha vista in vetrina e l'ha voluta. È la sua prima macchina, ma anche dopo un anno, ogni volta che entro in garage le do un'occhiata. Oggettivamente devo dire che l'estetica (e forse la tecnologia a bordo) è il suo unico pregio. Costa troppo, autonomia scarsa, pesa, col divano al suo posto non ha un bagagliaio, prestazioni così così... però è bella
Ritratto di Rush
12 dicembre 2022 - 15:58
Ok Grazie Andrea. Se qualcun altro volesse darmi delle dritte sono bene accette e ringrazio.
Ritratto di AZ
11 dicembre 2022 - 14:21
Che pensi alla Renault...