UNO SGUARDO AL DOMANI - Per soddisfare quanto previsto dalle autorità politiche, è inevitabile una grande diffusione delle auto ibride, mentre la soluzione elettrica crescerà ma sarà ancora limitata dal problema delle batterie, “salvo sviluppi imprevedibili in materia”. È la sintesi della visione del futuro dell’auto di Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo FCA. Lo ha espresso a un convegno svoltosi a Venezia.
UNA PICCOLA E UNA “ANTI-TESLA” - Nel contesto di questo ragionamento Marchionne ha rivelato anche quelli che sono i piani di massima che la FCA ha in materia di auto elettrica. “Stiamo studiando un paio di modelli a trazione elettrica, una city car e una vettura alto di gamma che potrebbe essere una Maserati, per esempio la sportiva Alfieri (nella foto)”: parole che lasciano intravedere una strategia “anti-Tesla”, come del resto stanno facendo altri costruttori (Porsche, Mercedes, Audi). Quanto alla city car dovrebbe essere di dimensioni prossime a quelle della Smart “con personalità e con un po’ di stile”. A proposito della Maserati Levante Marchionne ha anche detto: “dovrebbe arrivare quando io non sarò più in FCA”, dunque a partire dal 2018.
NUOVO ORIENTAMENTO - Le parole di Marchionne hanno fatto una certa sensazione perché rivelano propositi inediti a proposito della Maserati, ma non soltanto per questo. La sorpresa è derivata anche dal fatto che non molto tempo fa lo stesso Marchionne aveva dichiarato che la Fiat 500 elettrica costruita in Messico e venduta negli Usa rappresenta per la FCA una perdita di 10 mila dollari a esemplare. Evidentemente in seno al gruppo ora si sono intraviste soluzioni tecniche che consentono di pensare positivamente all’elettrico. Ma lo scetticismo di Marchionne sulle prospettive dell’auto elettrica però non sono svanite. L’ad della FCA a Venezia ha infatti anche detto che le prospettive delle auto a emissioni zero resteranno condizionate dai limiti delle batterie, “salvo sviluppi tecnici attualmente imprevedibili”.
L’IMPORTANZA DELL’IBRIDO - Marchionne ha anche detto che per questa ragione prevede una fortissima diffusione delle auto ibride: “solo in questo modo si potranno rispettare gli obiettivi generali sulle emissioni”. Notoriamente le autorità pubbliche fissano dei limiti di emissioni di CO2 che i costruttori devono rispettare per l’insieme delle auto prodotte e vendute. E in questo calcolo i modelli ibridi danno un contributo molto importante (ovviamente sempre che non vengano modificate le modalità di calcolare le emissione delle auto ibride).
LA QUESTIONE BATTERIE - Marchionne ha anche spezzato una lancia a favore dell’impiego dell’idrogeno. Parlando appunto dei limiti delle batterie per l’auto elettrica ha infatti aggiunto di sperare nello sviluppo di tecnologie alternative, come l’idrogeno. Sempre a proposito delle batterie per le auto Marchionne ha poi affermato che per la loro produzione il gruppo FCA conta di rivolgersi all’industria specializzata, senza avviare una apposita attività interna al gruppo (come invece ha deciso di fare la Volkswagen).