È PIÙ CONNESSA - Per la suv media Mazda CX-5 (456 cm da un paraurti all’altro) è il momento di un leggero aggiornamento. La principale novità riguarda l’impianto multimediale con uno schermo più ampio (10,3 pollici, anziché 8), sempre gestibile dal “pomellone” nel tunnel, e dotato di interfaccia Apple CarPlay con connessione senza fili (resta invece il collegamento via cavo per Android Auto). Nuova anche l’app MyMazda per gestire a distanza alcune funzionalità dell’auto, come lo sblocco delle porte, verificare dove la Mazda CX-5 è parcheggiata oppure inviare al navigatore di bordo l’itinerario del prossimo viaggio.
SONO RICCHE - Al debutto gli allestimenti Homura (in giapponese significa “fiamma”) e 100th Anniversary, che si distinguono per i dettagli estetici e per la dotazione di serie, davvero completa. In entrambi i casi sono inclusi i fari a matrice di led, l’head-up display, il portellone ad apertura elettrica, oltre al già citato impianto multimediale rinnovato e a una completa dotazione di aiuti alla guida (fra cui il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori). Con prezzi compresi fra 36.800 per la 2.0 a benzina da 165 CV e 42.600 per la 2.2 diesel con 184 CV, il cambio automatico e le 4x4, la Homura si differenzia per i retrovisori e le ruote di 19” nero lucido. Tinta ripresa per i rivestimenti interni in pelle e tessuto scamosciato, con cuciture rosse. La Mazda CX-5 100th Anniversary (proposta anche per la CX-30, di cui abbiamo parlato qui) celebra il primo secolo di vita della casa, e si fa notare per la tinta bianca della carrozzeria, le ruote di 19” con logo dedicato e i sedili in pelle bordeaux. Prodotta in un numero limitato di esemplari, è proposta con il 2.0 a benzina da 165 CV (46.050 euro) o con il 2.2 diesel da 184 CV(49.550 euro), che condividono il cambio automatico a 6 rapporti e la trazione integrale.
IN OFFERTA - A proposti di prezzi, per tutte le Mazda CX-5 è previsto un ribasso di 4.250 euro in caso di permuta di un usato e, fino al 31 marzo 2021, sono in omaggio due anni in più di garanzia, per un totale di cinque (o 200.000 km), oltre ai primi cinque tagliandi.
PIÙ REATTIVA - Nella guida si apprezzano gli affinamenti meccanici della Mazda CX-5, nel nostro caso una 2.5 a benzina da 194 CV e con la trazione integrale. È cambiata la risposta dell’acceleratore, più pronta e con un carico sul pedale aumentato di circa il 20% per dare la sensazione a chi guida di un maggior controllo. Il comando, comunque, resta leggero quel tanto che basta per non affaticare. Più reattiva anche la risposta del cambio automatico a 6 marce (presente nell’auto del test), specie nella modalità Sport che sfrutta il motore a regimi più elevati. Inoltre, si possono selezionare i rapporti manualmente, con le levette dietro il volante. Dolce nei passaggi di marcia e con quella rapidità che serve per affrontare senza patemi i sorpassi, nel complesso questa trasmissione è efficiente e non fa rimpiangere quelle delle rivali con un maggior numero di rapporti.
NON SI PIEGA AL TURBO - Altro aspetto distintivo della Mazda CX-5 rispetto a molte concorrenti, è il motore aspirato. Più che altro, la mancanza del turbo si sente nella ripresa dai medi regimi, che non è così decisa ma, grazie alla prontezza del cambio, comunque soddisfacente. In generale la spinta è omogenea, abbastanza consistente e solo agli alti regimi il 2.5 diventa rumoroso. Alla gradevolezza nella guida contribuiscono lo sterzo, preciso e mai pensante (nemmeno in Sport), e i freni ben modulabili. Ad andature brillanti il rollio è accentuato, tuttavia l’agilità non manca e nemmeno la trazione, grazie ai generosi pneumatici 225/55 R 19 e alle 4x4. Bene il comfort: l’abitacolo attutisce rumori esterni e sconnessioni della strada. Nel corso del test affrontato anche con brio fra strade collinari e in autostrada il computer di bordo ha calcolato un consumo di circa 10 km/l (12,5 km/l quello omologato nel ciclo WLTP).