PREVISIONI IN RIALZO - Quello appena passato è stato un mese molto positivo per il mercato dell’auto italiano, che ad aprile 2023 fa registrare 125.805 immatricolazioni con una crescita del 29,2% rispetto ad aprile 2022, che con 97.365 unità aveva archiviato il volume più basso per il quarto mese dell’anno dopo quello del lockdown. Nel cumulato (gennaio-aprile), il numero delle immatricolazioni sale a 552.850 unità, in crescita del 26,9% rispetto alle 435.681 del gennaio-aprile 2022. Considerando le performance del primo trimestre, +26,2% sul 2022, la stima dell’UNRAE per il 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022.
LE TIPOLOGIE DI CLIENTI - L’analisi della struttura del mercato di aprile 2023 sotto il profilo degli utilizzatori, mostra una crescita generalizzata, con i privati, che, tuttavia, perdono il 4,8% attestandosi al 48,1% del totale, con un primo quadrimestre al 53,5% di quota (-7,3 %). Le autoimmatricolazioni nello stesso mese si fermano all’8,8% (-0,2%), 8,3% nel 1° quadrimestre (-1,1%). Il noleggio a lungo termine recupera salendo al 26,0% (+0,6%); nel quadrimestre arriva a rappresentare il 25,8% del mercato (+5,5%). Cresce anche il noleggio a breve termine, che arriva all’11,4% e nel cumulato si porta al 6,2% (+3%). Le società perdono 1 punto di quota, al 5,7% nel mese, con il 6,2% nel primo quadrimestre.
I TIPI DI ALIMENTAZIONE - Tra le alimentazioni, il motore a benzina segna un forte recupero, salendo al 29,2% di quota (+2,2%, al 27,6% in gennaio-aprile). Il diesel invece retrocede al 19,7% di quota (-1,4%, al 19,6% nel 1° quadrimestre). Il Gpl risale all’8,3% di quota (al 9% nel primo quadrimestre), e il metano si ferma allo 0,1% di quota. Le auto elettriche scendono in quota rispetto al recupero di marzo, fermandosi al 3,1% di share nel mese (3,7% nel quadrimestre), mentre le ibride ricaricabili si portano al 4,8% (4,5% in gennaio-aprile). Nel complesso le cosiddette auto ECV (elettriche e ibride) rappresentano in aprile il 7,9% del mercato. Le ibride rimangono stabili al 34,8% delle preferenze (35,5% in gennaio-aprile), con un 8,3% per le “full” hybrid e 26,5% per le mild hybrid (ibride leggere)
LA CATEGORIE - L’analisi dei segmenti in aprile mostra un calo di quota del citycar (segmento A), all’11,7%, e una leggera riduzione delle berline utilitarie di segmento B (al 17,9%). Le suv perdono terreno nel segmento, mentre lo recuperano nel B, che si attesta al 27,1% di quota. Fra le medie del segmento C salgono sia le suv, al 20,4% di rappresentatività, sia le berline al 5,8%. Stabili le berline del segmento D, allo 0,7% di quota, mentre perdono le suv (al 6% del totale). Nell’alto di gamma le suv rappresentano l’1,7% del mercato e le berline lo 0,2%. Le station wagon rappresentano il 4,4% del totale, i multispazio l’1,9% e le sportive lo 0,8%.
I COSTRUTTORI - Guardando alla situazione dei costruttori, Stellantis si conferma al primo posto con 43.160 immatricolazioni (+24,7%), grazie alle performance positive di tutti i marchi. Da registrare il +155,1% per Alfa Romeo (2.380 unità), 20% per DS (630 auto), +5,2% per Fiat (15.359 vetture), +45,7% per Jeep (6.025). Bene anche il marchio di lusso Maserati, che ha chiuso con 324 vetture. Secondo posto per il Gruppo Volkswagen a quota 22.893 vetture, terzo per il Gruppo Renault con 12.601 immatricolazioni. Da registrare le ottime performance di DR (2.428 auto, con +101,2%), Lynk & Co (796 vetture, +161%) e MG (3.029, con un +478,1%).