STELLE DI HOLLYWOOD - Sopravvivere senz’acqua in un deserto per tre lunghissimi giorni? Si può, con una
Mercedes B a
idrogeno. Protagonisti di questo bizzarro esperimento, pensato per promuovere l’idrogeno come fonte di energia alternativa, due stelle di Hollywood come Diane Kruger, la Elena di Troy, e Joshua Jackson (
foto qui sotto), famoso soprattutto per aver interpretato Peacy di Dawson’s Creek.
DALLO SCARICO ALLA BOCCA - Come si vede dal
video più in basso, i due attori hanno attraversato la Death Valley, in California, una delle zone più aride del pianeta, senza alcuna scorta di bevande. Come? Semplicemente grazie all’acqua emessa dalla
Mercedes B F-Cell e raccolta, per l’occasione, in uno speciale serbatoio con tanto di rubinetto. Le vetture che utilizzano come elimentazione le pile a combustibile producono infatti energia che alimenta il motore elettrico grazie alla reazione chimica tra
idrogeno ed ossigeno senza alcuna emissione nociva allo scarico. Un esperimento simile a quello effettuato dalla Mercedes era stato messo in atto dalla Hyundai nel centro di Londra. In quel caso un’installazione alimentava pesci e verdure con le emissioni della ix35 Fuel Cell (
qui per saperne di più).
OBIETTIVO 2017 - L’attenzione della Mercedes verso l’idrogeno ha dato i suoi frutti nel 2010 con il lancio, in Europa e negli Stati Uniti, di 200 Classe B F-Cell che vantano un’autonomia di circa 400 km e tempi di rifornimento al di sotto dei tre minuti. Nel 2011, per dimostrare la validità di questa tecnologia, tre esemplari di Classe B hanno attraversato 14 paesi di quattro continenti per un totale di circa 30.000 km in 125 giorni. Nel 2013 inoltre, Daimler, Nissan e Ford hanno raggiunto un accordo per lo sviluppo congiunto di un sistema di celle a combustibile con l’obiettivo di introdurre un veicolo alimentato ad idrogeno entro il 2017. Per questo, però è necessario che si sviluppi una rete di stazioni di servizio che erogano idrogeno. La previsione è che anche le infrastrutture compiano decisi passi in avanti. In Germania ad esempio, grazie al progetto H2 Mobility Initiative, si passerà dalle attuali 15 stazioni di rifornimento a circa 400 entro il 2023.