RACCOGLIE UN’EREDITÀ IMPORTANTE - Compleanno importante, sotto il segno della stella a tre punte: taglia questo mese il traguardo dei suoi primi trent’anni la Mercedes Classe C serie W202. L’elegante berlina della casa tedesca, oggi giunta alla quinta generazione, nel maggio 1993 sostituisce alla base della gamma la Mercedes 190. Del primo modello compatto uscito dai cancelli del colosso di Stoccarda - che mai, prima degli anni ’80, si era avventurato nel settore delle vetture di medie dimensioni - la nuova vettura ripropone lo stile classico ed elegante, opera del team di designer guidato dall’italiano Bruno Sacco. Dell’antenata, la nuova Mercedes, proposta a partire dal 1996 anche in una pratica versione con carrozzeria station wagon, replica anche il successo di vendite, totalizzando, nei nove anni in cui rimane in produzione, quasi 1,9 milioni di esemplari.
PIÙ SPAZIOSA E SICURA, MA ANCHE PIÙ ATTENTA ALL’AMBIENTE - Identificata dalla sigla di progetto W202, la Mercedes Classe C di prima generazione è più spaziosa della progenitrice, pur non crescendo di molto nelle dimensioni esterne. Più lunga di appena 40 millimetri, la nuova vettura offre più agio specialmente a chi siede dietro. Il merito, oltre che del leggero aumento del passo, è della nuova collocazione del serbatoio: realizzato in un materiale plastico più facilmente modellabile del metallo, viene sistemato non più dietro, ma sotto il divano posteriore, il che consente ai progettisti di arretrare quest’ultimo e ricavare così qualche centimetro in più per le gambe dei passeggeri. Migliora anche la sicurezza. Il montante centrale è irrobustito e l’ossatura della fiancata è realizzata in un unico pezzo, garantendo una maggior resistenza in caso d’impatto laterale. Le porte vengono rinforzate con barre antintrusione e la parte anteriore del pianale irrigidita con nuove traverse. Importanti passi in avanti si registrano anche sul fronte della sostenibilità: il progetto prevede che una volta terminato il ciclo vitale dell’auto si possa riciclare fino all’85% delle parti che la compongono.
MENO “ASSETATA”, OFFRE UNA GUIDA PIÙ PRECISA - La Mercedes Classe C stabilisce nuovi standard anche da un punto di vista della dinamica di guida. L’assale anteriore a doppio braccio migliora l’inserimento dell’auto in curva e in generale aumenta il comfort, grazie a un affinamento delle sospensioni posteriori multilink ereditate dalla 190 e a nuove molle e ammortizzatori. Grandi novità arrivano pure sotto il cofano, che ospita nuovi motori con testate a quattro valvole per cilindro più potenti e meno “assetati”. La gamma al lancio prevede quattro propulsori a benzina (4 cilindri da 122, 136 e 150 CV e un sei cilindri da 193 CV) e tre diesel (4 cilindri aspirati, con potenze di 79, 95 e 113 CV). Dal 1995 la C 230, ovvero la più potente delle Classe C a quattro cilindri, viene offerta anche in una versione sovralimentata mediante compressore Roots da 193 CV. Due anni più tardi, nell’ambito di un leggero restyling, le C 240 e C 280 ottengono nuovi motori V6. Una novità assoluta è la C 250 Turbodiesel, il cui cinque cilindri da 150 CV conquista il primato di primo motore a gasolio con distribuzione a quattro valvole per cilindro dotato sia di turbo sia di intercooler. Nel 1997 sulla C 220 CDI debutta il primo diesel common-rail da 125 CV, affiancato a partire dall’anno successivo dall’unità da 102 CV che equipaggia la C 200 CDI.
CON LE CORSE NEL DNA - Merita un capitolo a parte la versione ad alte prestazioni della Mercedes Classe C. Dalla prima collaborazione per lo sviluppo di un modello stradale tra la casa tedesca e il suo reparto corse nasce la C 36 AMG (nella foto qui sopra): più “muscolosa” e bassa di 10 millimetri rispetto alla C 280 in allestimento Sport da cui deriva, ne eredita anche il motore a sei cilindri. Gli ingegneri della AMG modificano a fondo il V6, aumentandone la corsa e l’alesaggio fino a ottenere un incremento di cilindrata da 2,8 a 3,6 litri. L’elaborazione, che prevede, tra l’altro, anche nuovi pistoni speciali, un nuovo albero motore e un rapporto di compressione più alto, si traduce in una potenza massima di 280 CV. L’asticella delle prestazioni si alza ulteriormente nel 1997 con la C 43 AMG, mossa da un 4.3 V8 da 306 CV, e l’anno seguente, quando il modello più potente e veloce diventa la C 55 AMG, spinta sempre da un otto cilindri a V ma da 5,4 litri e 347 CV.
REGINA IN PATRIA - La carriera della Mercedes Classe C di prima generazione è costellata anche di importanti successi sportivi. Nel 1994 la nuova berlina, mossa da un V6 da oltre 400 CV, raccoglie l’eredità della 190 E 2.5-16 nel Campionato turismo tedesco e al debutto, con Klaus Ludwig al volante, è subito vincente. Il trionfo in patria sarà replicato l’anno successivo da Bernd Schneider, che porterà al successo il bolide della stella a tre punte sia nel DTM sia nell’ITC.