Tutelare tutte le persone che circolano sulle strade è diventato imprescindibile e che ha portato le case automobilistiche a dotare le vetture di quelli che vengono chiamati dispositivi di assistenza alla guida, disponibili anche nei modelli di piccole dimensioni. Grande attenzione deve essere rivolta ovviamente anche ai pedoni, considerati gli utenti più vulnerabili, in modo particolare ai bambini. Nasce proprio con questo obiettivo il progetto sperimentale partito da qualche giorno a Milano, dove gli studenti della scuola Arcadia, situata nel quartiere Gratosoglio, hanno varcato l’ingresso in compagnia di alcuni robot.
Il robot è stato pensato per aiutare i ragazzi, in modo particolare i più piccoli, ad attraversare la strada senza grossi rischi. Tutto questo è possibile grazie al progetto IPA2X, sviluppato a livello europeo e finanziato da Eit urban mobility. Si punta così non solo a migliorare il livello di sicurezza in strada, ma anche a ridurre l’inquinamento acustico e ambientale e contenere i costi di gestione dei servizi. Ma come fa il robot a capire quando entrare in azione?
Il robot IPA2X è dotato di videocamera e sensori ed è in grado di comunicare con chi si trova al volante di un’auto per informarli della presenza dei pedoni che devono attraversare la strada. A quel punto è stato il robot a invitare i piccoli a raggiungere l’istituto. Oltre ad avere provato in prima persona le potenzialità del robot (guarda il video qui sotto), i ragazzi delle classi quarta e quinta elementare hanno anche potuto prendere parte a un percorso formativo sul tema della sicurezza stradale e delle nuove tecnologie, realizzato in collaborazione con la Scuola del Corpo di Polizia Locale.
Non si sa ancora se l’iniziativa potrà prendere piede in modo stabile in città e coinvolgere anche altre scuole, ma al momento il riscontro è stato positivo. A sottolinearlo ci ha pensato Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano: “Garantire l’accesso alle scuole in sicurezza è una priorità a cui continuiamo a lavorare con diversi interventi, sia strutturali come le piazze aperte, le strade car free, le zone 30 e le strade scolastiche, sia con il supporto della Polizia locale e dei Nonni amici. Ogni sperimentazione e possibile innovazione tecnologica è certamente un'occasione per studiare nuove modalità di intervento".