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Mobilità elettrica: l’Italia può essere protagonista

Pubblicato 09 luglio 2020

Un rapporto congiunto sottolinea come l’Italia sia un paese ricco di aziende in grado di fare la differenza nella la filiera dell’auto elettrica.

Mobilità elettrica: l’Italia può essere protagonista

UNO STUDIO A TRE - L’Italia ha le carte in regola per diventare uno dei paesi protagonisti nella mobilità elettrica. È quanto emerge dal rapporto condotto dalla Fondazione Symbola, Enel e FCA, denominato “100 Italian E-Mobility Stories 2020”, che racconta l’esperienza delle maggiori aziende italiane impegnate nella mobilità elettrica.

UN MERCATO IN CRESCITA - In un contesto contingente come quello che stiamo vivendo le case hanno tutte confermato gli investimenti nella mobilità elettrica. Del resto si tratta di un trend in crescita; attualmente nel mondo ci sono più di 7 milioni di veicoli elettrici per passeggeri o merci (erano 1,5 nel 2016), di cui più di 3 milioni in Cina, e quasi 2 milioni in Europa (in Norvegia circolano 320.000 auto elettriche a fronte di soli 5 milioni di abitanti). Proprio nel vecchio continente, nei primi tre mesi dell’anno, in uno scenario dove le immatricolazioni totali di autoveicoli hanno registrato un brusco calo, le elettriche ed ibride non hanno subito la contrazione del mercato (le elettriche e ibride ricaricabili sono state 228.210, segnando +81,7% sul primo trimestre 2019; le ibride 310.308 (+49%). 

IBRIDE SUPERANO QUELLE A GAS - In Italia, dove l’auto a batteria e i monopattini elettrici sono entrati nel paniere Istat ad inizio 2020, nei primi tre mesi del 2020, la vendita di auto ibride, che rappresentano il 48% del mercato della mobilità ad alimentazione alternativa, ha superato quella di auto a gas (40,5%), tradizionalmente molto forti nel mercato nazionale.

RUOLO DA PROTAGONISTA - In questo mercato l’Italia, come raccontato nel rapporto, può recitare un ruolo da protagonista anche perché la filiera dell’auto a batteria è “circolare” sposando l’innovazione proveniente da altri settori come la rete elettrica, l’efficienza del motore, la durata delle batterie, il retrofit di auto tradizionali o il recupero dei materiali.

TANTE COMPETENZE - Come sottolineato dal rapporto il nostro paese ha aziende in possesso di un ampio spettro di competenze e tecnologie: dalle case automobilistiche come la FCA a chi realizza e-bike (nelle bici l’Italia nel 2019 ha confermato il primato di primo produttore e esportatore europeo) e veicoli leggeri come la Tazzari, passando per motorini (Askoll), le moto (Energica) e gli autobus elettrici. 

ANCHE TRA I GRANDI - Ma l’Italia può contare anche in un grande bagaglio nella componentistica, dove ci sono diverse aziende che realizzano motori, statori e rotori, questi ultimi sono parti fondamentali per la costruzione delle auto elettriche. La holding Euro Group Laminations di Baranzate (Milano), oggi è leader mondiale in questo specifico  settore, con 7 stabilimenti in tutta Italia e altri sparsi per il mondo. La società milanese ha realizzato i componenti del motore della Porsche Taycan, progettato dalla nostrana Magneti Marelli (recentemente passata dalla FCA alla giapponese Calsonic Kinsei). 

UNA LUNGA LISTA - La lista è comunque lunga e comprende società italiane che realizzano statori, freni (Brembo), elettronica e componentistica, scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery Hub dedicato per l’assemblaggio a Mirafiori (Torino). Non mancano poi designer di grido, che hanno messo a disposizione la loro matita a diverse compagnie automobilistiche.



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Ritratto di BioHazard
9 luglio 2020 - 20:09
Articolo dedicato a chi augura il fallimento delle nostre aziende
Ritratto di Er sentenza
10 luglio 2020 - 13:46
Articolo che non vuol dire niente, visto chi ha fatto questo rapporto. Enel e FCA sostengono di poter essere leader nella mobilita' elettrica? Ma dai....pensavo facessero un rapporto dove dicevano di non essere capaci e che era meglio comprare energia e macchine elettriche dall'estero...
Ritratto di otttoz
9 luglio 2020 - 20:24
il sole non ci manca,fotovoltaico e auto elettrica si può fare, risparmiamo anche valuta che va all'estero per importar petrolio...
Ritratto di Giuliopedrali
10 luglio 2020 - 09:03
Anch'io penso che per il decollo di nuove tecnologie siano utili le piccole realtà artigianali quanto le multinazionali.
Ritratto di Cancello92
10 luglio 2020 - 09:07
Sarebbe interessante sapere quanti di questi ibridi sono veri ibridi e rapportare i numeri al totale di modelli disponibili con alimentazione a gas e alimentazione ibrida.
Ritratto di Check_mate
10 luglio 2020 - 09:11
D'altronde è cosa nota che le tecnologie le abbiamo. Molti costruttori tedeschi dipendono, se non in toto, per larga parte da molte aziende italiane, anche per veicoli elettrici. Ne so qualcosa. Il problema, semmai, è la volontà e la capacità di investire su tali risorse. Posto che l'elettrico non è e non sarà mai la soluzione ad ogni male della mobilità dato che la realizzazione stessa delle batterie, senza contare tutti i metalli, dal rame al nichel ed al litio per la realizzazione delle circuiterie elettroniche, la cui estrazione è molto gravosa a livello ambientale. Così come lo è l'estrazione del petrolio. Non so quale sia peggio, non sono esperto del settore, ma è ovvio che l'elettrico delocalizzi l'inquinamento, ma poco altro. Rendiamo le città più vivibili per andare ad inquinare nelle periferie, magari. È un tema molto controverso, ma una cosa è sicura, se qualcuno di noi vuol essere green l'unico modo che ha per farlo è usare le proprie gambe, o al limite una bici. Comprare un'auto di per sé non è e non sarà mai da ecologisti, qualsiasi essa sia.
Ritratto di MONICA CARIOLA
10 luglio 2020 - 09:34
In Piemonte va bene perchè l'energia elettrica disponibile è 50% elettronucleare da Francia e Svizzera e 25% da Idroelettrico.
Ritratto di Comparsa
11 luglio 2020 - 18:02
Sicuramente hai dati migliori a disposizione, ma, se interpreto bene quello che c'è scritto su terna.it, il Piemonte è in attivo energetico da 3 anni, dal 2016 al 2018 compresi (adesso cerco dei dati aggiornati al 2019) con un esubero produttivo di 3.294.4 GWh. Il nucleare transalpino non c'entra una benamata cippa. Però è stato bello crederci, dai ;-)
Ritratto di RubenC
10 luglio 2020 - 11:08
2
Non è un tema controverso. E' praticamente sicuro e confermato da tutti gli studi con una certa oggettività che gli EV inquinino meno. Punto. "Comprare un'auto di per sé non è e non sarà mai da ecologisti, qualsiasi essa sia" Questa frase mi sembra proprio senza senso... E cosa dovrebbe fare l'ecologista, stare fermo a casa sua? L'obiettivo non è non fare nulla, ma fare le stesse cose che dobbiamo fare inquinando il meno possibile. Questa frase che hai detto è solo una frase ad effetto con la quale si giustifica chi inquina al massimo senza pensare all'ambiente. Infine, se dici che non conosci il settore, perché devi fare la solita affermazione banale sull'impatto ambientale dell'elettrico che è, parole tue, una cosa che non conosci?
Ritratto di Check_mate
10 luglio 2020 - 12:23
Caro RubenC, non hai capito niente di ciò che ho scritto. Detto questo, nel mondo della mobilità elettrica ci studio e ci lavoro. La mia ignoranza è legata principalmente ai livelli impattanti per le estrazioni di una e dell’altra tecnologia, non ne conosco un confronto diretto ma certo è che entrambe non sono attività green, svolte nel pieno rispetto dell’ambiente. O credi che il litio, così come rame o nichel, li tirino fuori dal cappello magico? Suvvia, la mia frase non era ad effetto, ma provocatoria, e l’hai presa sul personale, ahiahi. Io non discuto l’elettrico in quanto tale, ma lo discuto in virtù della sua applicazione. Preferisco guardarlo con acume critico piuttosto che dar per buona la prima soluzione ad un problema gigantesco, qual è quello dell’inquinamento, che mi vien presentata davanti. E sia chiaro, lo ribadisco a causa di una tua poco attenta lettura, se ho deciso di spendere anni della mia vita sulla mobilità elettrica è perché il tema dell’inquinamento non mi è assolutamente indifferente. Ma il fatto che io la tratti, non significa che non debba guardarla criticamente, anzi, è proprio quello che mi e ci spinge a doverla migliorare. A riguardo, ti invito a non mettere in bocca alla gente cose che hai capito te, da una scarsa e poco attenta lettura: è squallido e non fa onore asserire che io stia giustificando chi inquina. Non penso di dover aggiungere altro, se non un piccolo appunto: ritengo che gli endotermici debbano concludere il loro ciclo, anche per gli attuali limiti sulle emissioni obbligano a spese quasi insopportabili i vari costruttori. Ma ritengo anche che vedere l’elettrico di oggi come l’unica via non sia lungimirante, sia perché le tecnologie a supporto sono acerbe, sia perché l’utente finale non è pienamente assistito in questo cambiamento. Ma tutto ciò è normale, la ricerca e lo sviluppo in questo mondo sono ancora troppo limitate. Servono ancora un po’ di anni. Un saluto!
Ritratto di RubenC
10 luglio 2020 - 14:13
2
Per prima cosa, sei tu che l'hai presa sul personale. Poi, io ho commentato le parole che tu hai scritto: forse neghi di avere scritto "non sono esperto del settore, ma è ovvio che l'elettrico delocalizzi l'inquinamento, ma poco altro." e "È un tema molto controverso, ma una cosa è sicura, se qualcuno di noi vuol essere green l'unico modo che ha per farlo è usare le proprie gambe, o al limite una bici. Comprare un'auto di per sé non è e non sarà mai da ecologisti, qualsiasi essa sia." Detto questo, non importa che lavoro tu faccia, ma non ci sono variabili che possano mettere in dubbio che gli EV inquinino meno dei veicoli termici. Se vuoi l'elenco completo delle motivazioni per cui scrivo questo, puoi andare a leggere i miei commenti a post più vecchi, tipo a quello recente sulla Macan elettrica. Io ho già spiegato qui le mie ragioni moltissime volte, è questo che intendevo con quanto ho scritto prima.
Ritratto di RubenC
10 luglio 2020 - 14:17
2
"Preferisco guardarlo con acume critico piuttosto che dar per buona la prima soluzione ad un problema gigantesco, qual è quello dell’inquinamento, che mi vien presentata davanti." E intanto cosa facciamo? E' questo il problema, molti pensano che trovare soluzioni per l'inquinamento sia una questione futura, mentre siamo già messi molto male e i problemi climatici si stanno manifestando con crescente intensità da anni. Quindi dobbiamo iniziare subito a fare qualcosa (e già se agissimo ora saremmo in ritardo) usando l'unica soluzione valida che abbiamo ora e smettendo di utilizzare gli inquinanti veicoli termici.
Ritratto di RubenC
10 luglio 2020 - 14:21
2
Se posso aggiungere un'ultima cosa, noi oggi nel 2020 siamo messi così male perché le persone del passato hanno ragionato come fai tu ora, e anziché impegnarsi già da quando si è scoperto il cambiamento climatico causato dall'uomo (negli anni 70-80, mica l'altro ieri!) a sviluppare la mobilità sostenibile, hanno detto che allora non si riusciva, che non c'erano le tecnologie, che la gente non era pronta, che i veicoli inquinanti devono concludere il loro ciclo e che bisogna aspettare un po' di anni. Cioè esattamente quello che tu stai scrivendo ora. Il punto è che non c'è tempo, siamo in ritardo e dobbiamo agire subito.
Ritratto di Check_mate
10 luglio 2020 - 14:35
RubenC, non ti innalzare a paladino delle politiche green, il tuo "accanimento" contro chi, saggiamente, discute l'utilità di una tecnologia, non per condannarla ma per migliorarla e te lo ripeto, non te lo permette. L'acume critico è quello che deve avere un progettista nell'approccio ad una tecnologia, la polemica sterile la lascio a chi si limita a sentenziare su 3 o 4 articoli sul web. Le tue ragioni sarebbe consistenti se non fossero esasperate dalla tua continua ricerca di un nemico da combattere travisando ogni parola che leggi. Te lo dico francamente, una discussione impostata così è buttata in caciara. Mi annoi. Una buona giornata!
Ritratto di RubenC
10 luglio 2020 - 14:57
2
Senti, io non sto cercando un nemico da combattere. Non so se tu sei nuovo sul forum, ma qui ogni due giorni arriva un nuovo commentatore che dice che le auto elettriche inquinano di più di quelle termiche e pensa di aver fatto un commento originale (di solito è corredato dall'espressione "chissà perché nessuno dice questo"). Dato che la cosa è priva di alcun fondamento scientifico, quando sento frasi del genere ripetute per la centesima volta, rispondo a tono, ma senza ostilità né fanatismo. Il problema però è che se uno dice che le auto termiche sono le migliori, che l'inquinamento non è rilevante e che le elettriche sono pessime, è nel peggiore dei casi considerato un tradizionalista, mentre se uno mette indubbio queste cose, e lo fa con una certa convinzione e cognizione di causa è subito etichettato come fanatico. Infine, tu non mi conosci e il riferimento al fatto che io mi limiti a sentenziare su 3 o 4 articoli è fuori luogo. Io mi sto impegnando nel mondo reale, e tanto, per diffondere proprie queste "politiche green" e per aumentare la sostenibilità dei trasporti. Se vuoi saperlo, per esempio sto faticando parecchio per organizzare con la collaborazione del sindaco del mio paesino un piccolo evento per promuovere i veicoli ecologici (e cioè elettrici). Infine, le frasi che ho scritto prima non sono frasi "ad effetto" ma sono delle affermazioni pienamente giustificate dai dati scientifici che spiegano il perché io abbia così a cuore la questione.
Ritratto di MONICA CARIOLA
10 luglio 2020 - 14:27
Anche l'Emilia avrebbe potuto essere adatta alle auto elettriche con la Centrale elettronucleare di Caorso (PC) costruita dall'Ansaldo, ma purtroppo il Decreto Bersani l'ha fatta demolire dopo pochi mesi di funzionamento.
Ritratto di Comparsa
11 luglio 2020 - 12:50
Ancora col nucleare? Da non credere...
Ritratto di MONICA CARIOLA
11 luglio 2020 - 14:09
A forza di non crederci siamo diventati la nazione più in crisi economico-industriale, unica senza nucleare. Pensiamo di essere gli unici furbi e tutto il mondo è scemo, oppure... non sarà forse il contrario?
Ritratto di Comparsa
11 luglio 2020 - 17:39
Va beh, qui si rischia di scivolare in sproloqui da grappino serale e schiamazzi da bar periferico. A dire la verità non si riesce a carpire il nesso tra crisi industriale (che ha ben altre radici in Italia, magari fosse legata a una univoca scelta energetica) e approvvigionamento elettrico. Ammesso poi che il tuo postulato possa risultare corretto, attendiamo di conoscere la dimensione delle cantine della tua abitazione, dove posizione il reattore, e delle tue camere da letto, dove stoccare le scorie radioattive. Così, una volta organizzato il tutto e ampiamente attivo, avrai risolto anche le problematiche legate al riscaldamento abitativo.
Ritratto di MONICA CARIOLA
12 luglio 2020 - 15:06
E' un argomento tecnico serio in cui purtroppo ci sono molti errori fra la gente dovuti all'insipienza dei divulgatori. Penso che tu non abbia la laurea in chimica nucleare. Lascia che ti dia alcune definizioni. Scorie: sono sottoprodotti dei processi di raffinazione termica dei metalli (nulla a che vedere con nucleare). I sottoprodotti dell'industria elettronucleare sono: -uranio impoverito: proviene dai processi di arricchimento dei minerali. -elementi esauriti: provengono dagli oltre 500 centrali in funzione nel mondo e sono riprocessati in impianti di chimica nucleare che funzionano da oltre 60 anni senza problemi. Il costo dell'energia elettrica è uno dei principali parametri per il successo delle nazioni avanzate: a 27 centEURO/kWh un gran numero di aziende manufatturiere in Piemonte hanno chiuso. Impossibile reggere la concorrenza di USA e CINA che pagano 5 centEURO/kWh. Probabilmente la situazione è destinata a peggiorare poichè i Cinesi inaugurano una nuova centrale elettronucleare ogni mese, tutti i mesi. Vedremo chi venderà più auto elettriche in Italia.
Ritratto di Comparsa
12 luglio 2020 - 18:05
Bene. Io seriamente ti ribadisco che non ho problemi: costruiamo una bella centrale nucleare sotto casa tua, e le scorie (o se preferisci uranio impoverito e altre oscenità varie, sempre quelle sono, basta che ci accordiamo per come chiamarle) le nascondiamo sotto il tuo letto. Così saremo felici tutti. Costo kWh: guarda che attualmente, in Italia, il costo energia è sotto i 5 centesimi di euro. È la tassazione che fa la differenza. Esattamente la stessa differenza di quando compri un'auto, o qualsiasi altro bene, negli USA o in Italia.
Ritratto di MONICA CARIOLA
13 luglio 2020 - 16:13
Devi imparare a leggere la bolletta. Informati che cosa sono gli "Oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili". Sono enormi perdite per tutti, soldi bruciati che corrispondono all'investimento di una centrale elettronucleare all'anno. Probabilmente tu non hai bisogno di lavorare; sono quelli come te che hanno portato l'Italia in questa crisi dolorosa. Evita di incontrare dei disoccupati...fai attenzione.
Ritratto di Comparsa
13 luglio 2020 - 16:53
Questo ultimo tuo commento è il degno epitaffio alla discussione. Direi che hai firmato e controfirmato le tue peculiarità, che rendono inutile e sterile continuarvi a perder tempo.
Ritratto di lucios
10 luglio 2020 - 15:14
4
Ok per le aziende che operano nel settore, ma se volete una naturale diffusione dell'auto elettriche fate batterie che si ricaricano al massimo in 10 minuti ed estendete sul territorio (con fondi privati) la rete. Solo così la gente comune, quella che normalmente è abituata a girare in auto di piccola cilindrata, potrà decidere liberamente. Ah dimenticavo, prezzi pop ovviamente.
Ritratto di Giuliopedrali
11 luglio 2020 - 09:09
Da non esperto dico però che consideriamo solo che (magari lentamente) tutte le risorse, le tecnologie verranno convogliate verso l'elettrico o l'idrogeno togliendo spazio al termico, perchè la richiesta comincerà a spostarsi: business is business...
Ritratto di Mbutu
11 luglio 2020 - 11:39
La tecnologia è abbastanza fresca per riuscire a ritagliarsi ancora spazi. Benissimo la componentistica, benissimo la ricerca ma secondo me dovremmo investire per diventare un polo del riciclo.

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