UN PILASTRO DEL RILANCIO - All’interno del piano di rilancio del Gruppo Renault, denominato Renaulution, i servizi per la mobilità ricoprono un ruolo centrale nell’ultima strategia industriale del colosso francese. Infatti, il marchio Mobilize è una delle quattro “business unit” determinanti nel riposizionamento dell’azienda, tanto da dover rappresentare ben il 20% del fatturato dell’intera società entro il 2030. La nuova divisione, inoltre, disegnerà un cambiamento per la Renault, che concentrerà parte delle sue attività nello sviluppo di un ecosistema di servizi (che includono tecnologia, software, servizi finanziari e assicurativi, energia, car sharing e flotte di veicoli a noleggio) modificando così il paradigma che caratterizza i costruttori automotive: considerare la vettura come un bene d’uso invece che di proprietà.
IL MODELLO DI MOBILIZE - Come nuovo fornitore di servizi e non venditore di veicoli, Mobilize sarà basata su un software integrato tra tutti i mezzi della nuova divisone Renault, da cui si può accedere appunto all’utilizzo dei diversi servizi offerti. Già nel 2023 è previsto il lancio della prima versione del programma. Passando alla flotta della Mobilize, il marchio progetterà veicoli 100% elettrici e appositamente disegnati per un uso condiviso e intensivo, così da ottimizzare e ridurre il “costo di proprietà” per ogni singolo cliente. Ogni mezzo sarà pensato per essere sostenibile, semplice da pulire e riparare, e con sistemi che prevedono l’aggiornamento via wireless. Inoltre, i servizi della Mobilize saranno indipendenti dalla marca o dai suoi modelli, quindi disponibili per mezzi di altri brand.
LA FLOTTA - Nel dettaglio, con Mobilize Driver Solutions, la Mobilize offrirà una serie di servizi per autisti, tassisti e operatori di servizi di noleggio con conducente: la berlina elettrica Limo sarà protagonista di questo pacchetto e sarà disponibile solo con abbonamento comprensivo di assicurazione, manutenzione, ricarica e assistenza. Al suo fianco sarà lanciato nel 2023 il quadriciclo elettrico Duo (anche in versione cargo, dal nome Bento) destinato agli operatori del car sharing. Per gli occupati nel settore della logistica e delle consegne Mobilize proporrà inizialmente Kangoo Van E-TECH Electric, Master E-TECH Electric insieme ad altri veicoli esterni al gruppo, prima del lancio del piccolo furgone elettrico Hippo, previsto nel 2026.
SERVIZI FINANZIARI - La piattaforma della Mobilize comprenderà anche i servizi finanziari della RCI Bank and Services (che prenderà il nuovo nome Mobilize Financial Services) che agevoleranno la creazione di flotte con un ventaglio di attività che vanno dall’abbonamento al noleggio a lungo termine. L’obiettivo è di raggiungere, nel 2030, una flotta di 1 milione di veicoli a noleggio e di 200.000 veicoli in abbonamento. Inoltre, la Mobilize Financial Services si concentrerà nello sviluppo di servizi su due principali settori: uno assicurativo (che potrà usufruire dei dati condivisi dalla flotta, per poter adeguare i pacchetti assicurativi) e uno dedicato alla creazione ecosistema di pagamenti, che riunisca ricarica e pagamenti universali (dentro e fuori l’auto) con modalità di saldo diversificate.
ENERGIA - Sul fronte energetico la Mobilize prevede inoltre dei servizi di accesso alle infrastrutture di ricarica: il Mobilize Smart Charge e il Mobilize Charge Pass (che consente l’utilizzo di 260.000 punti di ricarica pubblici in Europa, incluse le 1.600 stazioni Ionity a ricarica rapida). La Mobilize Power Solutions sarà invece l’area dedicata all’installazione di nuove stazioni di ricarica; inoltre, grazie ai dati condivisi dai veicoli sul software della Mobilize, il marchio implementerà i servizi di manutenzioni e riparazione predittivi (grazie alle informazioni provenienti dalla flotta).
I PROSSIMI OBIETTIVI - Grazie alla Mobilize il gruppo Renault prevede una crescita del 70% del numero dei servizi finanziari e assicurativi entro il 2030, con 8 milioni di contratti stipulati (nel 2021 sono 4,7). Sempre entro il 2030 saranno invece tra i 150 e 200.000 i veicoli utilizzati dagli operatori di mobilità, con l’80% dei mezzi ad alimentazione elettrica (lo scorso anno erano 8 mila), a cui si aggiunge un’implementazione della rete di ricarica: dalle 22 mila colonnine di oggi si dovrebbe passare a 165 mila punti di ricarica installati entro la fine del decennio.