SENZA L’ASSILLO DEL PRODOTTO - Dopo aver fatto le cose, bisogna farlo sapere. Deve essere stato questo il ragionamento che ha indotto la Volkswagen Italia a creare il sito internet www.modo.volkswagengroup.it, laddove il vocabolo MoDo è una contrazione delle parole mobilità di domani. Il nuovo spazio web della filiale italiana del gruppo Volkswagen vuole essere infatti una vetrina delle innovazioni tecnologiche realizzate, con articoli dettagliati sia pure evitando, nei limiti del possibile, l’uso di linguaggi specialistici. In pratica un nuovo punto di incontro sulla grande attività dei tecnici Volkswagen, non ingabbiato nella pur comprensibile e logica attenzione ai prodotti destinati alla vendita. Lo si intende bene nel considerare la struttura del sito, con cinque capitoli principali, ognuno pensato per contenere le notizie inerenti le innovazioni tecnologiche del relativo settore.
CINQUE CONTENITORI - I capitoli sono i seguenti: Vision, Mobotica, QLife, Lab e Humans, ognuno si caratterizza per un colore diverso, così da rendere più intuitiva la “navigazione” internet. Il verde è riservato alla sezione Vision, il blu per le pagine dedicate alla mobotica; il mondo Q-Life è identificato dal color senape; mentre i due spazi Lab e Humans sono rispettivamente in ambiente grafico azzurro e amaranto.
LA BUSSOLA DEL CAMMINO FUTURO - Le pagine Vision raccolgono articoli che delineano gli scenari che il gruppo immagina per il futuro, con relativo suo ruolo all’interno di essi. La logica dello spazio Vision è efficacemente sintetizzato dalla casa stessa quando parla della propria trasformazione da semplice (si fa per dire) costruttore di veicoli, “a fornitore di una nuova mobilità sostenibile”, elettrica, connessa, condivisa, a guida autonoma, sicura e confortevole. Con queste coordinate è facile immaginare quali siano i contenuti della sezione Vision: le indicazioni delle strategie per il futuro, così come delineate nel piano Together Strategy 2025, una sorta di libro bianco dettagliato che ha come obiettivo la crescita sostenibile della casa. Attualmente spicca l’impegno preso di arrivare a proporre per il 2025 almeno 50 modelli 100% elettrici a batterie, e 30 plug in. Per il 2030 l’obiettivo invece è di avere una versione elettrica ogni secondo
LA MOBILITÀ DI DOMANI - Nello spazio della Mobotica trovano posto gli articoli che illustrano le innovazioni realizzate dai tecnici della casa in materia di mobilità, come Ionity, la rete di ricarica rapida che punta a snodarsi su tutta Europa. Oppure i comunicati che spiegano i diversi sistemi messi a punto per facilitare il parcheggio, con le illustrazioni concrete delle applicazioni concrete per esempio ad Amburgo. E ancora, la presentazione di CarLa, il primo robot mobile per la ricarica dell’auto, e così via.
GLI SCENARI FUTURI - La sezione Q-Life ci sono gli articoli che parlano dei vari aspetti del lavoro Volkswagen per mettere a punto una mobilità intelligente capace di migliorare effettivamente la qualità della vita. C’è allora la Formula E, descritta come un gioco degli scacchi a 200 all’ora. Mentre per quanto riguarda il domani si parla della “sfida della mobilità nelle città del futuro”. E in questo quadro c’è anche una lancia spezzata a favore del motore diesel, con una analisi secondo cui sono almeno “sette le ragioni per cui il futuro è anche Diesel”.
SPAZIO ALLE INNOVAZIONI - Il quarto contenitore è quello chiamato Lab, che vuole essere ed è la vetrina della attività di ricerca e dei centri d'eccellenza del gruppo, dove ci si prepara al futuro. In pratica tanti articoli che raccontano come proceda la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie necessarie a scoprire il futuro giorno dopo giorno, con l’intento di renderlo migliore. Nelle pagine Lab si parla allora del nuovo ciclo di omologazione WLTP e come con esso andranno a mutare gli scenari dell’automobile. Ma non solo: tema quanto mai sempre in primo piano ci sono gli aggiornamenti sui propulsori oggi d’avanguardia e sicuramente dominatori del futuro, con varie possibili varianti, vale a dire i nuovi turbodiesel anche “ibridizzati” e resi così sempre più efficienti, ma anche i motori mild hybrid a 48 volt e le moderne unità a metano. Non manca poi l’attenzione sul design delle automobili, elemento destinato a mutare profondamente con le nuove esigenze della mobilità e le nuove soluzioni tecniche adottate.
L’UOMO IN PRIMO PIANO - Infine l’ultimo capitolo è quello che riguarda l’uomo, le risorse umane. Si chiama Humans e vuole sottolineare come tutta l’attività del gruppo, a maggior ragione quanto concernente il futuro, abbia al centro l’uomo. E non si tratta soltanto di una vetrina del lavoro fatto: esplicitamente la Volkswagen dichiara attraverso il sito che cerca “costantemente persone di talento” con l’impegno che tutti i “collaboratori siano parte integrante e attiva del futuro” che intende realizzare. C’è allora la narrazione di un progetto particolare come “una fabbrica in miniatura per testare le innovazioni”, e poi la descrizione del profilo delle figure di questo settore, chiedendosi “di che cosa si occupa esattamente uno Scrum Master?” laddove “scrum” è una tecnica di confronto tra i membri di una squadra di lavoro, con la quale ci si confronta portando il proprio consenso, le proprie perplessità e anche il proprio dissenso al lavoro fatto e alle modalità di lavoro. Un esercizio che nei centri Volkswagen viene considerato molto utile per raggiungere risultati di eccellenza.