C’È IL VERBALE - Durante le vacanze di Pasqua, chi s’è messo al volante senza permesso (ossia senza valido motivo indicato nell'autocertificazione), se fermato dalle forze dell’ordine, ha subìto una multa di 533,33 euro. Un illecito amministrativo, che nei giorni scorsi è stato meglio definito da più circolari ministeriali. Emanate a getto continuo. In cui si dice: "Si presume che...". Direttive che fanno seguito a diversi decreti. Infatti, inizialmente il 26 marzo il governo aveva definito le sanzioni da 400 a 3.000 euro, come trovate anche su alVolante in edicola (numero di maggio). Questi numeri, però, si riferiscono a chi si sposta (illecitamente) a piedi o in treno. Invece, per chi si muove in auto è prevista una maggiorazione di un terzo, che porta la sanzione minima a 533,33 euro e quella massima a 4.000 euro. Discorso a parte per chi circola nonostante sia positivo al coronavirus: commette un reato.
CON LO SCONTO - Pagando con lo sconto del 30% entro 30 giorni, il verbale scende a 373,34 euro. Ma è tuttora da chiarire da quando vengono conteggiati questi 30 giorni. È presumibile che si parta dal 16 maggio 2020, data fissata come proroga di diverse procedure amministrative, arrivando così a poter pagare con lo sconto entro il 16 giugno 2020 (sulla scorta della più recente circolare, di metà aprile).
PAGAMENTO O RICORSO - E chi vuole pagare il 100% o proporre ricorso al prefetto? Come spiega l'avvocato Laura Biarella, non ci sono certezze: né i decreti né le circolari sono chiari. Probabilmente, se la multa arriva entro il 15 maggio, il pagamento o il ricorso vanno fatti entro 30 giorni dal 15 maggio; se invece la multa arriva dopo il 15 maggio, i 30 giorni partono da quando è stata recapitata. Ma si attende un'altra circolare...
CENTOMILA DENUNCE NEL NULLA - Tutt’altra storia per chi è stato fermato dall’inizio della pandemia fino al 25 marzo: in quel periodo spostarsi senza una ragione di necessità non era un semplice illecito amministrativo. Infatti, chi guidava senza permesso veniva denunciato: aveva commesso un reato. Ma per i 100.000 denunciati il governo ha deciso un condono: il 26 marzo i reati sono stati trasformati in illeciti amministrativi di 206 euro. Anche in questo caso, il termine dovrebbe essere di 30 giorni a partire dal 16 maggio 2020.