CIAO CIAO, TELECAMERA - Il trucco è semplice: fanno immatricolare l’auto all’estero, dopodiché circolano a Milano infischiandosene di divieti e telecamere, a cominciare dalle zone a traffico limitato (Ecopass incluso), per non parlare di autovelox e “occhi elettronici” ai semafori. E se ricevono una multa a casa (all’estero), non la pagano, sapendo di avere altissime probabilità di restare impuniti: il fatto è che il comune meneghino, esattamente come gli altri enti locali, rinuncia a perseguire i trasgressori residenti all’estero. Troppe spese; il gioco non vale la candela per i comuni, anche se l’Unione europea sta lavorando (da anni) per trovare una soluzione (leggi qui per saperne di più). Per le targa, sono gettonatissime Svizzera, Principato di Monaco, ma anche Romania e Repubblica di San Marino. Solo che ora la squadra interventi speciali del nucleo radiomobile della polizia locale milanese ha individuato 400 casi sospetti: probabili “evasori stradali” che la fanno sempre franca. Già una novantina le denunce, come informa il Corriere della Sera.
ANCHE 340 VERBALI - Fra i più “furbetti”, una donna di 44 anni che, con la sua Audi A3 targata in Svizzera, ha collezionato 287 multe. Calcolando 80 euro a sanzione, viene fuori un bottino di 23.000 euro circa. “Meglio” ancora anche un automobilista che, con la sua macchina targata in Romania, ha accumulato 340 verbali, cioè oltre 27.000 euro di ammende. Solo nell’aprile scorso, un tizio su una Porsche Cayenne con targa svizzera causò un sinistro zigzagando tra la corsia riservata e quella normale: si scoprì poi che aveva già fatto centinaia di infrazioni simili, senza versare un euro di multa. E il fenomeno riguarda diverse città, come confermano fra l’altro le indagini dei vigili di Verona, iniziate a febbraio.
SI RISCHIA IL PENALE - A parte il pagamento delle somme con relativi interessi e il sequestro della vettura, i multati seriali con targhe estere (che non pagano le sanzioni) rischiano di essere processati per i reati di truffa aggravata alla pubblica amministrazione e di insolvenza fraudolenta. Altro che contravvenzioni e debiti con il comune: si entra nel penale.