DECISIONI SCONSIDERATE - Dopo aver registrato risultati tutt’altro che positivi del primo semestre del 2024 (qui la news), Stellantis deve ora affrontare il malcontento dei concessionari americani. In una lettera aperta, l’associazione dei concessionari statunitense ha pesantemente criticato il ceo Carlos Tavares (nella foto qui sopra), colpevole a loro parere del “rapido degrado” dei marchi e di aver preso “decisioni sconsiderate a breve termine”, che hanno aumentato i profitti del Gruppo lo scorso anno (e con essi la retribuzione del ceo, denuncia la lettera) ma che hanno finito per quasi dimezzare la quota di mercato dei marchi Jeep, Ram, Dodge e Chrysler. I concessionari chiedono al manager portoghese di stanziare più fondi per smaltire le auto in giacenza e ringiovanire i marchi a stelle e strisce: diversamente le concessionarie si trasformeranno in cimiteri di auto invendute.
IL DISASTRO È ARRIVATO - I concessionari accusano Tavares e Stellantis di non stare agendo per il bene a lungo termine dell’azienda: per liberare i piazzali delle concessionarie dalle auto invendute, il gruppo ha attuato un taglio dei prezzi e ha ripristinato gli incentivi, ma secondo i dealer queste misure non sarebbero state sufficienti, perché volte a proteggere i margini di profitto. La lettera sostiene la necessità di far funzionare gli stabilimenti a pieno regime, concentrandosi sul costruire auto che “gli americani vogliono acquistare e possono permettersi”, in risposta ai tagli della produzione e ai pochi investimenti sulla gamma di prodotti. Lo Stellantis National Dealer Council ribadisce di aver lanciato l’allarme oltre due anni fa, avvertendo che il percorso impostato si sarebbe rivelato un disastro a lungo termine: “Un disastro non solo per noi, ma per tutti i soggetti coinvolti, e ora quel disastro è arrivato”, scrivono i dealer.
IL PIANO STA DANDO RISULTATI - La risposta di Stellantis non si è fatta attendere. Il gruppo ha sottolineato come “gli attacchi personali non siano il modo migliore per affrontare i problemi” e ribadendo che gli incontri tra i vertici dell’azienda e i concessionari avvengono a cadenza mensile, con chiamate settimanali e conversazioni personali ancora più frequenti. Secondo l’azienda il piano starebbe già mostrando risultati, con le vendite di agosto negli USA che sono aumentate del 21% rispetto a luglio e una quota di mercato aumentata di 0,7 punti. Inoltre, fa notare Stellantis, l’inventario dei concessionari si è ridotto per due mesi di seguito di 42.000 unità, pari a circa il 10%. Sulla richiesta di nuove risorse e prodotti, Stellantis ha anche diffuso un comunicato stampa in cui annunciava un impegno di 406 milioni di dollari in tre stabilimenti del Michigan: i fondi servono per la riorganizzazione delle linee di assemblaggio dei pick-up Ram 1500 e della Jeep Wagoneer elettrificata, oltre che per uno stabilimento di motori.