EVENTUALE E PROGRESSIVO SUPERAMENTO - Se a maggio del 2023 il ministro Salvini dichiarava di voler abolire il superbollo (qui la notizia), a distanza di quasi un anno quella “tassa odiosa” che frena il mercato delle auto di fascia più alta è ancora in vigore e sembra essere sparita dal dibattito pubblico. Una piccola speranza per chi vorrebbe rivedere la maggiorazione applicata a quelle vetture che superano i 185 kW di potenza arriva dal nuovo Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei ministri. Il quale apre alla possibilità di valutare “l’eventuale e progressivo superamento” del superbollo auto. Tuttavia ciò potrà avvenire solamente “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche”.
DOVE SI PRENDO I SOLDI? - Si tratta quindi di un’indicazione generica, che non specifica né le tempistiche né una volontà chiara da parte dell’esecutivo. Quel che sembra chiaro è che il governo non intenda privarsi da un giorno all’altro delle entrate derivanti dal superbollo. Fatta 100 la cifra incassata ogni anno dal pagamento del bollo auto, se una parte viene tolta dall’eliminazione o dalla diminuzione del superbollo, il totale alla fine dovrà risultare comunque 100. Tradotto: se il superbollo sparisce o viene ridotto, dovranno aumentare le entrate derivanti da altre voci riguardanti il mondo dell’auto. Quali? Per esempio possiamo ipotizzare i bolli auto normali o le accise sui carburanti, almeno fino a quando le perdite non saranno ripianate da un eventuale aumento del gettito dell’Iva dovuto all’incremento nelle vendite delle auto più potenti.
SOLO PER LE TERMICHE - Introdotto nel 2011 dal governo Monti, il superbollo applica una tassa aggiuntiva di 20 euro per ogni kW al di sopra della soglia dei 185. Il limite è quindi di 251 CV, ma solo in caso di auto con motore a scoppio. La legge infatti prende in considerazione solo la potenza del propulsore a combustione, mentre i motori elettrici non entrano nel calcolo del superbollo. Le elettriche sono quindi completamente esenti dalla sovrattassa, mentre le ibride plug-in possono essere soggette, ma solo se il loro motore termico supera da solo la potenza di 251 CV, con le unità elettriche che non vengono considerate.