NAPOLEONE DOCET - Il gigante che dorme, definizione napoleonica della Cina, si è svegliato e ha cominciato a correre forte in tutti i settori industriali, automobile compresa. Se nel 2000 la quota di produzione cinese era solo del 3,5%, nel 2013 dovrebbe raggiungere il 23,8% del totale e superare per la prima volta nella storia il vecchio continente. Lo dice il Financial Times sulla base delle previsioni effettuate da Ihs, Lmc Auto e PwC in collaborazione con le banche Ubs e Credit Suisse.
LA CINA HA MESSO LA FRECCIA - Secondo le stime, nel 2013, 19,6 milioni di veicoli saranno prodotti in Cina contro i 18,3 che usciranno dalle fabbriche europee (Russia e Turchia incluse). Nel 2012 sono state 18,9 milioni le vetture prodotte in Europa, poco meno di 18 milioni quelle made in Cina. Risultati sorprendenti se si pensa che negli anni 70 quasi un’automobile su due usciva da una fabbrica europea.
PICCOLA RIPRESA - Una lieve crescita dell’industria automobilistica è prevista anche a livello mondiale. Le stime parlano di un aumento della produzione del 2,2% per vendite pari a circa 980 miliardi di euro, trainate soprattutto dagli Stati Uniti e, manco a dirlo, dalla Cina.