UN NUOVO CAPITOLO - Secondo quanto emerge da un comunicato dell'agenzia Ansa, si chiama Fabbrica Italia Pomigliano la nuova società della Fiat presieduta da Sergio Marchionne, che dovrebbe dare il via ad una nuova gestione dello stabilimento di Pomigliano (nella foto). Il piano sarebbe quello di riassumere, con un nuovo contratto, i 5.000 lavoratori impegnati nella fabbrica campana.
SEMPRE PER FARE AUTO - Come riporta l'Ansa, questa “newco”, ha nell'oggetto sociale l'“l'attività di produzione, assemblaggio e vendita di autoveicoli e loro parti. A tal fine può costruire, acquistare, vendere, prendere e dare in affitto o in locazione finanziaria, trasformare e gestire stabilimenti, immobili e aziende”. La società può compiere inoltre “le operazioni commerciali, industriali, immobiliari e finanziarie, queste ultime non nei confronti del pubblico, necessarie o utili per il conseguimento dell'oggetto sociale, ivi comprese l'assunzione e la dismissione di partecipazioni ed interessenze in enti o società, anche intervenendo alla loro costituzione”.
NUOVI SVILUPPI - Secondo alcune indiscrezioni, riportate anche da Il Sole 24 Ore, con la creazione di Fabbrica Italia Pomigliano, la Fiat si preparerebbe anche ad uscire da Federmeccanica e a disdire il contratto nazionale dei metalmeccanici che regola il rapporto con i dipendenti del gruppo. L'annuncio potrebbe arrivare giovedì all'Unione Industriale di Torino, dove la Fiat ha convocato i sindacati. L'eventuale disdetta interesserebbe 25.000 dipendenti: i lavoratori degli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Termini Imerese e degli impiegati degli enti centrali e diventerebbe operativa il 31 dicembre 2012, quando scadrà l'attuale contratto di lavoro e quindi la Fiat uscirebbe dalla Federmeccanica il primo gennaio 2013.